Tra le speranze del ciclismo marchigiano, e nazionale, c'è Riccardo Ciuccarelli, il ragazzo che la squadra Continental della Sangemini Trevigiani Mg.Kvis VPM ha preso sotto la propria ala affidandolo alla guida dei direttori sportivi Maurizio Frizzo, Emiliano Donadello e Floriano Torresi. Dopo essere stato protagonista da Juniores, con tre successi e ottime prestazioni nelle corse tappe di cartello come il Giro della Lunigiana e la Tre Giorni Orobica, e nel prestigioso Trofeo Buffoni, l'anno scorso Ciuccarelli si è inserito bene nel mondo degli under23/professionisti.
«Ho avuto una stagione in cui non ho ottenuto grandi risultati, ma mi è servita per immagazzinare molta esperienza. Ho lavorato molto anche la squadra, e in alcune occasioni sono riuscito a piazzarmi - 7° a Montegranaro, 9° a Porto Sant'Elpidio -. Ho provato di l'emozione di correre con i professionisti come è capitato per la Coppa Agostoni a Lissone (53simo) e il Gran Premio di Larciano (76simo). Il Tour de France è sempre stato il mio sogno, spero di potervi partecipare un giorno».
Ha 20 anni Ciuccarelli, esattamente compiuti il 22 gennaio, e una particolare simpatia per Nibali, che vedeva sempre in televisione - «ora al via di quelle corse ci sono anch'io». Marchigiano di Fermo, capoluogo dell'omonima provincia, all'età di 7 anni Riccardo ha chiesto la prima bicicletta a Babbo Natale. Esaudito il desiderio, subito si è tesserato all'Unione Sportiva Rapagnanese. A Fermo abita con papà Jhonny, odontotecnico, mamma Laura, infermiera all'Ospedale di Fermo, e i fratelli Leonardo (ingegnere) e Giacomo quest'ultimo laureando in Informatica.
Riccardo è fidanzato con Alice Palazzi, diciottenne di Montelabbate (Pu) che corre tra le juniores del team Awc Re Artù General System, società di Forlì presieduta da Andrea Silvagni, e diretta dall'ex tricolore Gabriella Pregnolato. Ciuccarelli ha grandi doti di scalatore, e dall'alto dei suoi 165 centimetri per 55 chili, in base allo stile e alle caratteristiche, sembra il ritratto di Quintana e Pozzovivo. Diplomato odontotecnico presso l'Ipsia "Antonio Guastaferro" di San Benedetto del Tronto, Riccardo è consapevole del suo motore, sta imparando a lottare per qualcosa in cui crede. E' alla sua seconda stagione nella Sangemini Trevigiani Mg.Kvis VPM presieduta da Renato Barzi, e del manager Angelo Baldini.
Cosa ne pensi del momento del ciclismo italiano?
«Ci troviamo in un momento stabile, ma senza dubbio positivo».
A quale età hai cominciato a correre?
«A 7 anni per l'US Rapagnanese, avevo una bici Massetani bianca e nera».
Il più forte corridore di tutti i tempi?
«Peter Sagan sia come corridore che come simbolo».
Quale altro sport ti piacerebbe praticare?
«L'alpinismo, mi piace stare in mezzo alla natura».
I tuoi peggiori difetti?
«Sono testardo e un pò permaloso».
Il tuo modello di corridore?
«Vincenzo Nibali».
Cosa leggi preferibilmente?
«Racconti che parlano di viaggi, e libri di geografia».
Cosa apprezzi di più in una donna?
«Gli occhi».
Cosa cambieresti nel ciclismo di oggi?
«Toglierei di mezzo i misuratori di potenza e i computerini».
Piatto preferito?
«Pizza».
La tua attrice o attore preferito?
«Leonardo Di Caprio».
Chi è il tuo collega più simpatico?
«Un ciclista come me, Lorenzo Ginestra».
Sei religioso?
«No».
Paese preferito?
«Senza dubbio l'Italia».
Cosa vorresti che si dicesse di te in particolare?
«Che sono uno che si impegna per raggiungere i propri obiettivi».
Hobby?
«Fotografia».
La gara che vorresti vincere?
«Tour de France».
Ti senti in debito con qualcuno in particolare?
«Con nessuno».
Quale sarà il tuo obiettivo al rientro nelle gare?
„Coronare con buoni risultati il lavoro invernale e la lunga assenza dalle corse».
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