Ha risposto in diretta Facebook alle tante domande dei suoi tifosi in un pomeriggio di pandemia. Calendari abbozzati, voglia di tornare a correre. Giro e Tour molto vicini per poter essere affrontati entrambi, sempre che alla fine si possano correre. Vincenzo Nibali parla sciolto, con assoluta chiarezza e a noi non resta altro da fare che prendere debitamente nota. «È chiaro che adesso dovremo ripensare intreramente la stagione, dobbiamo assieme a tutto lo staff della Trek Segafredo riprogrammare un lavoro che è stato bruscamente interrotto, però mi sembra difficile fare Tour e Giro, anche perché in mezzo ci saranno le classiche Monumento. Insomma, sarà una stagione chiaramente più corta, ma molto molto concentrata».
Poi entra nello specifico. «Il Giro ad ottobre cambia le aspettative, troveremo probabilmente tanta pioggia, e non è da escludersi che in montagna ci sia già anche la neve. Partenza dalla Sicilia? Ho parlato con il direttore Mauro Vegni, ma anche lui al momento non mi ha potuto dare risposta».
E sul Tour ad agosto. «Ci saranno ancor più sorprese, sarà una Tour interessante e imprevedibile. Gli interrogativi sono davvero tanti: come reagirà il fisico dei corridori, chi andrà in condizione prima?».
Tante domande, tanti gli interrogativi, ma Vincenzo non ha problemi a dare risposte. «A Lugano si può andare in bicicletta e io ci vado, ma soprattutto in mountain bike, cercando di non correre rischi, per i fatti miei, non più di 2 o 3 ore al giorno. La Sanremo a luglio? Se così fosse mi piacerebbe correrla, così come il mondiale (27 settembre), ma per questo bisogna prima aspettare il Ct Davide Cassani».
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