«Mi piace l'idea, perché alla fine comunque in una annata come questa vedere un Giro d'Italia sarebbe uno stimolo molto importante. Sappiamo che è un anno eccezionale, sarebbe una grande bella cosa. L'importante è ripartire, nel modo giusto. Bello rivedere partire anche il Giro nel 2020, come quello del 1946, il primo dopo la pausa bellica, dove tutto era fermo. Anche il Tour allora non riuscì a svolgersi quell'anno, il Giro invece ci riuscì».
Così Davide Cassani, ct dell'Italia di ciclismo, a LaPresse, commenta la decisione dell'Uci di far slittare il Giro d'Italia ad ottobre, con date che saranno ufficializzate nelle prossime settimane. Giro che, lo ricordiamo, si svolgerà dopo il Tour de France e prima della Vuelta.