Ha iniziato a correre per sfidare scherzosamente il fratello Edoardo (ex dilettante), poi ha scoperto di andar forte: in volata e in salita sta dimostrando di saperci fare, e oggi è tra i corridori più emergenti delle Marche. Classe 2002, diciotto anni festeggiati a gennaio, Filippo Dignani è un ragazzo spigliato, consapevole delle proprie possibilità e che possiede ampi margini di miglioramento.
L'anno scorso, al debutto con gli Juniores, ha conseguito due successi: a Sant'Egidio alla Vibrata nei pressi di Teramo, e a Pretola di Perugia, in Umbria. Dopo le vittorie, ha messo assieme due quarti posti in Emilia Romagna, un quinto, un settimo, un ottavo e per tre volte si è piazzato in nona posizione.
«Sono fiero di quanto ho raccolto nel 2019, e della convocazione al Giro della Lunigiana che ho disputato con la maglia della rappresentativa regionale delle Marche. Mi sono adoperato anche per la squadra, dando una mano al leader di turno e a seconda delle esigenze in gara. Ora non aspetto altro che si riprenda a correre».
Dignani è di Monte San Giusto, comune della provincia di Macerata, dove risiede con il padre Adamo, titolare di una agenzia di rappresentanza a Civitanova Marche che si occupa del settore alimentare in tutta Italia, e la madre Mariolina che lavora come OSS all'ospedale di Fermo.
«Ho temuto per mia mamma, anche lei come molte altre persone nella nostra zona è stata contagiata dal coronavirus. Per fortuna è guarita, ora sta bene e la situazione è molto migliorata». Filippo ha due fratelli: il già citato Edoardo, che dopo aver appeso la bici al chiodo, fa il rappresentante di generi alimentari, mentre il maggiore dei tre, Giacomo (ha corso fino agli juniores), è dottore in Scienze della Nutrizione. Dignani è fidanzato con Maria Adele, ex pattinatrice, e frequenta il Liceo Scientifico delle Scienze Applicate al Polo Scolastico "Carlo Urbani" di Porto Sant'Elpidio. Corre per la formazione S.C.A.P. Trodica Morrovalle che è diretta da Roberto Schiavoni e Paolo Ciciani.
Cosa ne pensi del momento del ciclismo italiano?
«Stiamo vivendo un bel periodo, il livello si è alzato ulteriorimente, e non ci mancano i giovani talenti».
A quale età hai cominciato a correre?
«Ho incominciato all'età di 7 anni per la società Tre Emme di Morrovalle, con una bici in alluminio arancione e azzurra».
Il più forte corridore di tutti i tempi?
«Marco Pantani, uno dei pochi che è stato in grado di fare l'accoppiata Giro e Tour».
Quale altro sport ti piacerebbe praticare?
«L'atletica leggera, in particolare i mille metri».
I tuoi peggiori difetti?
«Sono testardo, mi impunto su tante cose, e non rifletto quanto invece dovrei».
Il tuo modello di corridore?
«Alejandro Valverde».
Cosa leggi preferibilmente?
«Non amo la lettura».
Cosa apprezzi di più in una donna?
«Il carattere e la pazienza, con noi ciclisti ce n'è vuole tanta».
Cosa cambieresti nel ciclismo di oggi?
«Lascierei le cose come stanno».
Piatto preferito?
«Spaghetti al pesto».
La tua attrice o attore preferito?
«Keanu Revees, l'attore di Matrix».
Chi è il tuo collega più simpatico?
«Della squadra un pò tutti i compagni».
Sei religioso?
«Non tanto».
Paese preferito?
«Gli Stati Uniti, ritengo siano un bel Paese».
Cosa vorresti che si dicesse di te in particolare?
«Che sono un altruista».
Hobby?
«Lo sci e lo snowboard».
La gara che vorresti vincere?
«Milano-Sanremo».
Ti senti in debito con qualcuno in particolare?
«Con nessuno».
Quale sarà il tuo obiettivo al rientro nelle gare?
«Migliorare l'annata precedente, con più risultati e qualche vittorie».
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