Davide Persico e la sua famiglia sono un romanzo di ciclismo. Quattro fratelli, tutti i ciclisti. Andrea il più grande, classe 1991, dopo aver appeso la bici al chiodo si è laureato in architettura dell'ambiente. Poi ci sono Simone, classe '99, che ha lasciato i pedali per fare l'elettricista, e Chiara la più piccola, classe 2003, ci ha provato ma senza troppa fortuna. Infine, Silvia, classe 1997, attualmente in attività per conto della Valcar Travel & Service della categoria donne Elite. Forte su strada e brava nel Ciclocross tanto da sfiorare la medaglia di bronzo al mondiale dello scorso anno a Bogense, in Danimarca, quarta classificata. E finalmente arriviamo a Davide, classe 2001, primo anno tra gli Under 23 con il Team Colpack, finora una corsa disputata, a San Bernardino di Lugo nel Ravennate, conclusa nella pancia del gruppo.
«Un buon esordio, pensavo peggio. Sempre nelle posizioni di testa per i miei compagni, poi tiro la volata a Minali e Boscaro perchè purtroppo Gomez, il nostro sprinter di punta, è rimasto vittima di una caduta». Torniamo al 2019, Persico è alla società Cene Valle Seriana con la quale conquista tre successi consecutivi, e tutti nel mese di settembre: sfreccia a Casalpusterlengo nel Lodigiano, a Provezze di Provaglio di Iseo nel Bresciano, e sempre nel Lodigiano a Graffignana. E' secondo all'internazionale di Vertova, a Montemagno di Asti, a Telgate, terzo nel Campionato Lombardo che si corre a Busto Arsizio, quarto a Castelfidardo e nel Gp Liberazione di Turano di Massa. Corre anche il Giro delle Fiandre con la rappresentativa della Lombardia (80simo) e in maglia azzurra la Corsa della Pace in appoggio a Piccolo e Tiberi rispettivamente terzo e settimo in classifica generale. Davide, che proprio oggi compie 19 anni (e non è il pesce d'aprile, auguri!) risiede a Cene, in provincia di Bergamo, con i quattro fratelli e i genitori Gianfranco e Gabriella, venditori ambulanti di frutta e verdura.
Passista veloce, è alto 174 centimetri per 62 chili, frequenta l'Istituto d'Istruzione Secondaria Superiore Valle Seriana di Gazzaniga per diplomarsi in Meccanica e Meccatronica. Anche lui fa parte della nidiata di giovani talenti Under 23 del Team Colpack, la formazione di Beppe Colleoni diretta dagli ex professionisti Gianluca Valoti, Ivan Quaranta e Flavio Miozzo.
Cosa ne pensi del momento del ciclismo italiano?
«Dicono che sia in calo, ma non sono d'accordo perchè abbiamo giovani molto interessanti e corridori che si sono affermati in campo internazionale».
A quale età hai cominciato a correre?
«A 7 anni per la Società Gazzanighese. La prima bici, una Masciarelli rossa».
Il più forte corridore di tutti i tempi?
«Felice Gimondi, bergamasco come me».
Quale altro sport ti piacerebbe praticare?
«L'atletica Leggera, gare di mezzo fondo, ma anche il calcio».
I tuoi peggiori difetti?
«Sono geloso delle mie cose, e un pò permaloso».
Il tuo modello di corridore?
«Peter Sagan».
Cosa leggi preferibilmente?
«Non leggo».
Cosa apprezzi di più in una donna?
«Il carattere».
Cosa cambieresti nel ciclismo di oggi?
«Ridurrei le corse a livello giovanile».
Piatto preferito?
«Bistecca alla fiorentina».
Qual è la tua attrice o attore preferito?
«Non sono un appassionato di cinema».
Chi è il tuo collega più simpatico?
«Quest'anno siamo nella stessa squadre, il ceko Karel Vacek».
Sei religioso?
«Abbastanza».
Credi nell'amicizia?
«Sì».
Cosa vorresti che si dicesse di te in particolare?
«Che ci metto il massimo dell'impegno per raggiungere gli obiettivi, e per la mia umiltà».
Hobby?
«Camminare in montagna e pedalare con la mountain bike».
La gara che vorresti vincere?
«Giro delle Fiandre».
Ti senti in debito con qualcuno in particolare?
«No».
Quale sarà il tuo obiettivo al rientro nelle gare?
«Cercare di conquistare almeno una vittoria al primo anno tra gli Under 23».