Era un amico, un compagno di viaggio, un raccontatore di eventi, una figura emblematica del cilcismo che dipingeva in diretta per la tv fiamminga. A 72 anni ci ha lasciato ieri, vittima di un attacco cardiaco, André Meganck.
Aveva iniziato la sua carreira nel 1975 alla VRT addirittura come autista per le corse ciclistiche di Fred De Bruyne, imponendosi poi poco a poco come personaggio emblematico nel mondo delle due ruote. Ha affiancato numerosi commentatori di lungua olandese come Mark Van Lombeek, Mark Uytterhoeven ed infine Michel Wuyts, ma anche dopo essere andato in pensione continuava a far parte del mondo del ciclismo.
«André si sentiva a casa sua nel ciclismo - ha scritto Sporza - i suoi buoni rapporti con i corridori e gli organizzatori, uniti al suo vigore, gli permettevano di risolvere qualsiasi problema. Era un volto ben noto nella carovana del grande ciclismo, in Belgio e nel mondo».
Al suo attivo aveva qualcosa come 39 Tour de France, 26 Giri d’Italia, 13 Vuelta di Spagna, 40 campionati del mondo e 10 Olimpiadi, tutte esperienze che ha raccontato, insieme a tante altre, nel suo libro intitolato «L’uomo fuori dallo schermo».