Olimpiadi, lo slittamento sta per diventare realtà. Nonostante tutti gli sforzi compiuti dal Comitato Olimpico Internazionale per rispettare le date deI Giochi Olimpici e Paralimpici di Tokyo, Thomas Bach è stato costretto ad attivare il piano di emergenza per il coronavirus, spostando la data di inizio dei Giochi stessi.
L'esecutivo del CIO si è preso un periodo di quattro settimane per definire con il comitato organizzatore di Tokyo e il governo giapponese un nuovo periodo di svolgomento dei Giochi olimpici di a causa della pandemia globale che sta già coinvolgendo anche Africa e Australia. Nel documento stilato non si parla di rinuncia ai Giochi, ma di spostamento della data di inziio, probebilmente di qualche mese o di un anno.
Anche se resta il beneficio del dubbio, le quattro settimane servono in realtà per affrontare tutte le problematiche legate ai contratti originati dall'organizzazione dei Giochi, con particolare attenzione rivolta ai futuri abitanti che hanno già acquistato gli edifici del Villaggio Olimpico che verranno messi a loro disposizione dopo i Giochi.
Sono state le voci di federazioni importanti come quella di atletica leggera della Gran Bretagna e degli Stati Uniti o del nuoto americano, oltre al divieto dell'Australia di consentire ai suoi cittadini di lasciare il paese, che hanno spinto Bach a prendere questa decisione. La pandemia che ha costretto a sospendere lo sport praticamente ovunque, non permette al momento di svolgere le qualificazioni previste e in molti Paesi gli atleti non hanno la possibilità di allenarsi per ordine delle autorità.
Non sono state annunciate date possibili: si parla di un mese (quindi con inizio attorno al 20 agosto) oppure, secondo fonti spagnole, addirittura di uno slittamento a novembre, nelle stesse date in cui si disputarono le Olimpiadi del 1964 sempe a Tokyo.
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