Vincenzo Nibali ha chiuso la sua avventura alla Parigi-Nizza con il quinto posto di giornata ed il quarto nella classifica finale: «Oggi ho affrontato la prima e vera salita lunga in corsa della stagione, ho dimostrato di star bene e la voglia di attaccare non è mancata. Un grazie anche alla squadra per il supporto che mi ha dato. Abbiamo fatto un buon lavoro, anche se purtroppo gli avversari non erano proprio dell’idea di lasciarmi andare, come invece hanno fatto con Benoot. Prendo questo come una forma di rispetto, una sorta di attenzione particolare per timore che la mia progressione potesse fare male. O forse, quando è partito Benoot, speravano che fossi io a chiudere per loro... Ma queste sono le corse, va bene così. Così, quando ho capito che non sarei riuscito ad andarmene, ho preferito rimanere a ruota. Quintana? Nairo sta vivendo un picco di condizione eccezionale, difficilissimo per tutti batterlo oggi».
Questo il giudizio finale sulla corsa: «Personalmente sono contento di questa Paris-Nice. Andando oltre il risultato, sono stato felice del feeling con la squadra. Sono entrato in gruppo nuovo e tutto ha funzionato molto bene. C’è stata molta unità di intenti. Un sentito grazie a tutti».
E, inevitabile, lo sguardo al futuro prossimo: «Ora torno a casa, a Lugano. Siamo riusciti a concludere la Paris-Nice perché il livello di attenzione e precauzioni dentro il team e nel contesto gara era elevatissimo. L’organizzazione ha tenuto la corsa blindata e ci ha permesso di correre in modo, diciamo, adeguato. Ora per tutto il gruppo l’attività si ferma. Aspetteremo gli sviluppi e poi, a bocce ferme, faremo le dovute valutazioni».