Niente Strade Bianche, ed è probabile che già oggi arrivi l’annuncio della cancellazione anche della Tirreno-Adriatico, ma oltre confine si va avanti. Da un lato siamo contenti, il nostro beneamato sport in qualche angolo del mondo ancora si può praticare, però qualche domanda sorge spontanea. E sono domande alle quali solo la storia ci potrà dare, tra qualche tempo, una risposta. Una domanda che ne prevede delle altre: siamo noi che l’abbiamo fatta più spessa di quella che è? Gli altri sono davvero convinti che il Covid-19 sia solo e soltanto una prerogativa italica? Insomma, noi abbassiamo la saracinesca per virus, gli altri spalancano le finestre. Chi ci capisce è bravo.
Tirreno chiusa? Che problema c’è: si valla alla Parigi-Nizza. Ci va Elia Viviani, il quale spiega oggi alla Gazzetta che ci andrà senza treno, ma convinto di fare risultato. «Sto bene, quindi con o senza treno voglio vincere. Anzi, è proprio ora di vincere!». È probabilissimo – come spiega Gazzetta - che la rotta sulla Francia la facciano anche Peter Sagan e Vincenzo Nibali, mentre da noi resta in forte dubbio anche lo svolgimento della Classicissima. «La Sanremo è la più complicata da spostare. Stiamo lavorando, stiamo cercando in tutti i modi di farcela, fino all’ultimo – ha spiegato a Gazzetta Paolo Bellino, ad e direttore generale di Rcs Sport -. Non posso dire di più, anche se le squadre non vogliono venire a correre in Italia e per gli stranieri noi abbiamo infettato il mondo, con l’obbligo di quarantena imposta al ritorno dall’Italia. Attraverso la Federciclismo, e insieme all’Uci, stiamo cercando di salvare le corse e trovare una nuova data».
Nei giorni scorsi il ministro dello Sport francese, Roxana Maracineanu, era stata chiarissima: «A Nizza si prevede una folla piuttosto contenuta (non più di 3.000 persone, ndr), i corridori hanno in gran parte già affrontato il test e i sindaci hanno l’autorità per imporre misure rigorose (per evitare assembramenti eccessivi, ndr) qualora lo ritenessero necessario».Intanto però i dati parlano chiaro. A ieri in Francia, 423 casi confermati, 138 in più del giorno prima. Sette le persone morte, sei uomini e una donna. Le Parisien anticipa che oggi sarà annunciata la cancellazione della maratona di Parigi, in programma il 5 aprile.
Ma non è tutto, come vi abbiamo già dato contezza, l’Aso non solo ha preso atto di alcune defezioni (Ineos, Astana, Uae e Mitchelton non ci saranno), ma con qualche invito (B&B Hotels-Vital Concept e Circus-Wanty Gobert) e un corridore più per squadra ha sistemato tutto. Non solo, ha anche previsto che chi proviene da Lombardia e Veneto (ha cioè una residenza in queste due regioni) non potrà andare alla corsa. Stesso discorso per i corridori e i loro staff provenienti dagli Emirati Arabi. Insomma, per i francesi è tutto a posto. “Pas de problème”. “Bénis sont-ils”.