Per Gregorio Ferri questa stagione è cominciata in salita. Il corridore bolognese classe 1997 del Team Beltrami TSA - Marchiol, dopo un grande 2019 (quattro vittorie e cinque secondi posti, con tanto di partecipazione in azzurro ad Europei e Mondiali Under 23), è infatti alle prese con i postumi della mononucleosi.
Ferri ha debuttato all’Etoile de Bessèges, in Francia, dal 5 al 9 febbraio, dove un anomalo ed eccessivo senso di fatica in gara ha fatto suonare il campanello d’allarme: “Gregorio non si sentiva nelle migliori condizioni già prima di partire per Bessèges – spiega il dottor Giulio Tempesti, medico sociale del Team -, sensazioni confermate nel corso della gara francese. Al suo rientro quindi lo abbiamo sottoposto ad una serie di esami, fra cui il test per la mononucleosi. Quest’ultimo ha stabilito che ne è stato affetto all’incirca fra dicembre e gennaio, ora è guarito ma deve osservare un periodo di riposo. I tempi di recupero, com’è normale che sia, variano da persona a persona, quindi li valuteremo cammin facendo”.
“Tutti conosciamo il valore di Ferri come atleta – le parole del team manager Stefano Chiari -, perché nel recente passato ha mostrato a più riprese le sue grandi qualità. Questo intoppo complica la sua prima parte di stagione e ne siamo dispiaciuti innanzitutto per lui, che ci teneva ad iniziare bene il 2020 con l’obiettivo di mettersi in luce anche nelle gare per professionisti alle quali partecipiamo. Il nostro staff medico e tecnico lo sta seguendo con la massima attenzione, in modo da mettere a punto il percorso che lo porterà al rientro. La stagione è ancora lunga e noi lo aspettiamo”.
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