Guido Draghi, 18 anni, è di Asciano nel cuore delle Crete Senesi. Fin da piccolo, a soli 3 anni, Guido sapeva quello che avrebbe voluto fare da grande: il corridore in bicicletta. «Ho capito che il ciclismo sarebbe stata la mia passione sportiva grazie alla passione del papà, che pedala e continua a pedalare. Svago, libertà, e passione mi hanno tenuto impegnato e finora credo di aver ottenuto dei buoni risultati».
La famiglia Draghi gestisce l'Agriturismo "Il Molinello" appena fuori Asciano, gestito principalmente dalla madre di Guido, Elisa, che inoltre è la Manager-Hotel per una compagnia che si occupa di turismo. Il padre Alessandro insegna invece all'istituto "San Bellarmino" di Montepulciano, e fa da guida in bicicletta principalmente ai turisti americani. Il fratello minore, Bernardo, corre tra i Giovanissimi del Pedale Senese, mentre la sorella maggiore, Emma, ex ciclista, frequenta l'Università di Siena indirizzo lettere.
L'anno scorso juniores, nella squadra Stabbia Ciclismo, Draghi ha centrato il bersaglio a Calenzano, sfiorato il successo a Roccagorga e nella crono di Montespertoli dietro l'iridato Antonio Tiberi, è arrivato terzo a Monsummano, quinto al Campionato Toscano, sesto alla nazionale di Turano di Massa, ottavo al "Roero" di Canale, tredicesimo nella classifica generale dell'Ain Bugey Valromey Tour corsa a tappe internazionale sul territorio francese.
«Mi piacciono molto le corse a tappe, più delle classiche. Più sono impegnative e difficili, più sono a mio agio anche per via delle mie doti di passista-scalatore». Colpo d'occhio e forza di gambe accompagneranno Draghi nell'esordio tra gli Under 23 con la Continental Area Zero Vvf diretta dall'ex professionista Massimo Codol. Giù dalla bici, Guido studia al Liceo Scientifico Sportivo "Galileo Galilei" di Siena.
Cosa ne pensi del momento del ciclismo italiano?
«Da quando c'è Davide Cassani abbiamo avuto una bella svolta, e si vede dai risultati e dall'attività giovanile in crescita».
A quale età hai cominciato a correre?
«Ho iniziato a 6 anni con la squadra Albergo Del Tongo, con una bici Mass rossa e gialla».
Il più forte corridore di tutti i tempi?
«Gino Bartali per il modo che aveva di correre, per la tenacia e il carattere. E perchè era il "Giusto"».
Segui altri sport con la stessa passione del ciclismo?
«No, però mi piacciono un pò tutti in primis il basket».
I tuoi peggiori difetti?
«Sono pignolo, un pò permaloso e meticoloso».
Il tuo modello di corridore?
«Vincenzo Nibali».
Cosa leggi preferibilmente?
«Solo libri consigliati da mia sorella».
Cosa apprezzi di più in una donna?
«Il carattere».
Sei social?
«Sto cercando di rimanere nei limiti».
Cosa cambieresti nel ciclismo di oggi?
«Mi piacerebbe che fosse meno strumentalizzato».
Piatto preferito?
«Pizza».
Hobby?
«Stare con la mia fidanzata, Carolina».
La gara che vorresti vincere?
«Giro di Lombardia».
Televisione, cinema o teatro?
«Cinema, i film che abbiamo una morale».
I ragazzi di oggi con quelli di ieri: le differenze?
«Ieri più liberi di pensare, oggi più consapevoli di tutto quello che succede».
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