Antidoping, in casa UCI si cambia. A partire dal prossimo 1° gennaio l’intero programma antidoping dell’Uci sarà affidato all’ITA, Agenzia di Controllo Internazionale. L’ITA è un’organizzazione internazionale, un fondazione senza scopo di lucro, che ha sede a Losnana ed è nata su impulso del Movimento Olimpico e della Wada, con l’intento di offrire servizi antdoping indipendenti dai poteri sportivi e politici.
Attualmente l'ITA segue i programmi di oltre 40 organizzazioni, tra cui federazioni di Sport olimpici e organizzatori di eventi di primo piano. Tutte le parti del ciclismo sono state coinvolte nei colloqui fra UCI, Ita e la CADF, che fino al termine della stagione 2020 continuerà a gestire il programma antidoping dell’UCI.
La decisione di affidare il programma antidoping all’ITA - scrive l’UCI - offre numerosi vantaggi a partire da importanti sinergie nel settore della ricerca, dell’innovazione e delle inchieste. La decisione è stata presa in un contesto, vedi Operazione Aderlass, nel quale si evidenzia che il doping non può più essere costretto e "pensato" all’interno di confini definiti. Il contratto tra UCI e ITA, che sarà ratificato nel prossimo mese di giugno, prevede la creazione all’interno dell’ITA di una cellula dedicata al ciclismo, nella quale saranno assorbiti numerosi collaboratori oggi impegnati con la CADF.
Se sei giá nostro utente esegui il login altrimenti registrati.