Antonio Puppio, crono-man classe ‘99 della Kometa-Xstra, team Continental della Fondazione Alberto Contador, a pochi giorni dalla presentazione ufficiale della squadra per il 2020 (in programma fra una settimana a Oliva, località marittima situata tra Valencia e Alicante) ha commentato con entusiasmo il suo momento di transizione dalla scorsa stagione a quella che sta per cominciare: «Sta per iniziare il mio secondo anno nella categoria Continental. Per prima cosa, ringrazio gli sponsor della Fondazione Contador e tutti i membri dello staff per il contributo alla nostra crescita. Nel 2019 ho potuto competere ad alti livelli e immagazzinare l’esperienza che sarà un fondamentale valore aggiunto quest’anno: ho vissuto tanti bei momenti, ma senza dubbio le mie performance migliori sono arrivate nella Vuelta a Aragon, al Giro d’Ungheria e al Giro della Val d’Aosta (dove sono arrivati rispettivamente un 4°, un 6° e un 3° posto di tappa, ndr)».
Sulle prospettive future, il varesotto Puppio spiega: «Chiaramente i top team osservano il lavoro delle formazioni Continental, che per i giovani possono essere un trampolino per i livelli più alti. E la presenza di Alberto Contador e Ivan Basso (Sport Manager della squadra, ndr) genera indubbiamente una maggior attenzione attorno alla Kometa-Xstra. Per focalizzarmi sul ciclismo, ho addirittura sospeso i miei studi di matematica. Non è facile mantenere i due impegni insieme, e sono curioso di vedere che corridore posso diventare, la mia priorità ora è provare a raggiungere il massimo in questo sport».
Tutto questo, con un pensiero all’Italia: «Casa mia è il posto che preferisco al mondo, ho passato lì le vacanze». Vacanze a cui sono seguiti gli allenamenti, concentrati nella Comunità Valenciana: «Ho lavorato alla grande qui, ora sono carico per l’esordio stagionale al Challenge di Maiorca (dal 30 gennaio al 2 febbraio, ndr)». E cosa pensa infine Puppio della sua squadra? « È un gruppo molto giovane, siamo di varie nazionalità ma più o meno coetanei. Sarà importantissimo lo spirito di squadra. Tutti avremo l’opportunità di far bene».
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