Ciociaro di Roccasecca, il paese del grande Severino Gazzelloni uno dei primi pionieri della riscoperta moderna in Italia del flauto, e di Antonio Zullo, professionista nella Amore&Vita Prodir, Lorenzo Germani vive a Massa dove frequenta il Liceo Scientifico. Classe 2002, secondo anno da juniores, per Germani ritmo e forte andatura in salita sono le caratteristiche migliori.
I primi quattro mesi del 2019 li ha impegnati per guarire dalla frattura del femore che si è procurato a gennaio durante una seduta di allenamenti. La prima giornata felice e vincente è a Sora (9 giugno) quando vince la “Ciociarissima”, poi si ripete a Sillicagnana nel Lucchese, e a Marostica nel Vicentino. Corre in Germania la LVM Saarland per la Nazionale Italiana (quinto nella quarta tappa), poi al tricolore a cronometro (che ha vinto nel 2018 all’ultimo anno con gli allievI) è ottavo. Chiude la stagione con la Cronometro delle Nazioni, in Francia (ventunesimo).
Da piccolo ha praticato il calcio, poi visto che il padre era già in sella per la semplice passione di pedalare, ha scelto il ciclismo. Papà Maurizio fa il poliziotto a Frosinone, mamma Barbara è segretaria in una azienda di porte e finestre. Il fratello minore, Matteo, è passato invece dal ciclismo al nuoto che attualmente pratica. Germani è un talento che, ripresosi completamente dall’infortunio al femore, quest’anno avrà modo di dimostrare il suo valore nella Work Service Dynatek Romagnano, diretta da Matteo Berti.
Cosa ne pensi del momento del ciclismo italiano?
«Dopo alcuni anni in ombra, si sta ripredendo alla grande».
A quale età hai cominciato a correre?
«A 9 anni per la società MB Lazio. La prima bici una Sab di colore rosso».
Il più forte corridore di tutti i tempi?
«Marco Pantani, per come sapeva affrontare i sacrifici e i problemi».
Segui altri sport con la stessa passione del ciclismo?
«Il calcio più di altri, ma non con la stessa passione del ciclismo».
I tuoi peggiori difetti?
«Sono testardo e impulsivo».
Altruista o egoista?
«Dipende dalle persone che ho di fronte».
Cosa leggi preferibilmente?
«Le biografie di personaggi sportivi».
Cosa apprezzi di più in una donna?
«Il sorriso».
Sei social?
«Abbastanza, quando serve».
Cosa cambieresti nel ciclismo di oggi?
«Andrei più cauto con la crescita dei giovani. Nei loro confonti c’è poca pazienza»
Piatto preferito?
«Pizza napoletana».
Hobby?
«Passeggiare con gli amici».
La gara che vorresti vincere?
«Giro delle Fiandre».
Televisione, cinema o teatro?
«Televisione, le serie».
I ragazzi di oggi con quelli di ieri: le differenze?
«Una volta c’era più educazione e rispetto degli altri, valori che oggi purtroppo si sono persi».
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