Si chiama Aida, come la principessa etiope schiava in Egitto e innamorata del guerriero Radamès, come l’opera di Giuseppe Verdi rappresentata all’Opera del Cairo nel 1871 e alla Scala nel 1872, ma qui è l’acronimo di Alta Italia da attraversare. Novecento chilometri di pista ciclabile dal Moncenisio a Trieste, cioè dalla Francia all’Istria, toccando Torino e Milano, Verona e Padova, Venezia e Udine, da Piemonte a Friuli Venezia Giulia passando per Lombardia e Veneto. Fino al 15 dicembre è aperta la campagna di crowdfunding, una colletta pubblica, popolare, volontaria, per tracciare la via con il Gps, segnalare il percorso con ottomila crocevia adesivi, curare la manutenzione del percorso per tre anni e sostenere il progetto in Italia e all’estero.
La Fiab, responsabile dell’operazione Aida, ha già superato l’obiettivo minimo, fissato a trentamila euro. Ma si va avanti. “Un chilometro di ciclovia genera in media cinque posti di lavoro, oltre a centomila euro di indotto l’anno (fonte Eurovelo), attrae un turismo responsabile e attento, connette la tua città ad altri percorsi ciclabili e città d’arte, e ti consente splendide gite dal ritmo lento e autentico. Inoltre, Aida insiste su grandi arterie di ingresso alle città, che possono essere utili per i tuoi spostamenti casa-lavoro e la sicurezza di ogni giorno, unisce i tracciati esistenti invece che realizzare nuove infrastrutture, soddisfa la domanda cicloturistica e la domanda di mobilità locale, amplia la rete ciclabile nazionale e collega i beni Unesco”.
Inserito nella rete Bicitalia, il 50 per cento del tragitto della ciclovia esiste già, si tratta solo di unire i tracciati. Il primo tratto dove verranno posizionati gli adesivi segnavia entro la prossima primavera è fra Desenzano e Verona, cioè il basso Garda, poi a seguire il tratto Brescia-Vicenza e allargandosi la Milano-Padova fino alla Susa-Trieste. I soldi raccolti in più, imprevisti, serviranno per creare un’app con il tracciato disponibile per i prossimi cinque anni. L’idea di attraversare l’Italia in bicicletta può diventare presto realtà, e avvicinarci a quel tipo di mobilità dolce che in altri stati europei, dalla Germania all’Austria, dalla Francia alla Slovenia, è ormai pratica e cultura ben diffuse.
La ciclistica Aida è un’opera turistica e salutistica, storica e geografica, comunque lirica.
Per informazioni: www.aidainbici.it. Link alla piattaforma raccolta fondi “Adotta 1 km della ciclovia Aida”: eppela.com/ciclovia-aida. Link al video dell’iniziativa: https://www.youtube.com/watch?v=OPTtiUfKAB4&feature=youtu.be.
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