La Zanazzi è del 1949, il Turbolento Thinkbike del 2018, anche se la genealogia ciclistica lo classifica pronipote del Gino Fans Cub del 1991. La Zanazzi è storia, ricordo, memoria, un viaggio nella memoria, il Turbolento Thinkbike è futuro, futuro presente e futuro prossimo, una proiezione nel futuro. La Zanazzi parla dialetto milanese, il Turbolento Thinkbike un misto di italiano e inglese. La Zanazzi è una SC, società ciclistica, il Turbolento Thinkbike una SSDaRL, società sportiva dilettantistica a responsabilità limitata, ma questo è solo il segno della complicazione dei tempi. La Zanazzi è, se così si può dire, una vecchia signora, un po’ come la Juventus, il Turbolento Thinkbike è una app, o una start app, e questo è solo il segno dell’abbreviazione, e un po’ anche dell’inaridimento dei termini.
E siccome la Zanazzi suona, come lo rivela l’articolo, donna, e il Turbolento Thinkbike appare, come lo rivela l’articolo, uomo, questo matrimonio è naturale, inevitabile, e s’ha da fare. Per continuare a pedalare, ma insieme, nel futuro non più solo presente e prossimo, ma anche passato. Fra i nascituri, già previsti, una biciclettata per festeggiare l’eterno anniversario della nascita di Renzo Zanazzi (il 4 aprile, la vigilia del compleanno), il rilancio della CronoZanazzi magari sul collaudatissimo percorso lungo il Naviglio e dentro la campagna, e una maglia “vintage” Zanazzi-Turbolento come simbolo di questo nuovo, brillante e valoroso tandem.
Insomma: a Milano la Zanazzi e il Turbolento si sposano. L’unione fa il ciclismo.
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