Nei giorni scorsi abbiamo letto delle sedute di “dry needling” a cui Vincenzo Nibali si sottopone per alleviare i dolori che prova alla schiena dopo la caduta al Tour 2018. Oggi con Domenico Mercurio, medico chirurgo specialista in angiologia, scopriamo un’altra tecnica che può risultare molto utile per gli sportivi che devono recuperare da un infortunio e tornare il prima possibile in sella.
Partiamo dalle presentazioni.
«Sono un Medico Chirurgo, laureato presso l’Università di Padova nel 1994 e specializzato in Angiologia nel 1999, ho frequentato per anni la Clinica di Chirurgia Vascolare dell’Università di Padova e mi sono sempre occupato di patologia e diagnostica vascolare. Da ormai 6 anni, mi occupo di terapia microcircolatoria del dolore, presso vari ambulatori siti a Padova, Mestre (presso il Policlinico San Marco), Belluno, Cortina e Roma. Da circa 3 anni, collaboro con due professori delle università di Stanford e Santa Cruz in California, per un progetto di ricerca riguardante l’utilizzo della terapia microcircolatoria del dolore nel trattamento del dolore muscolo-scheletrico acuto e cronico nei vari distretti del corpo».
In che cosa consiste?
«Si tratta di un nuovo approccio terapeutico, non chirurgico, applicabile ad ogni patologia infiammatoria muscolo scheletrica anche di origine traumatica, pensata per lo sportivo, ma valida per tutti coloro che subiscono un trauma o che soffrono di dolori muscolo-scheletrici acuti o cronici di varia natura. Permette una rapida risoluzione dello stato infiammatorio e quindi dei segni e sintomi più importanti ad esso associati come il dolore, il gonfiore e la riduzione della funzionalità articolare, che condizionano in maniera significativa la qualità di vita dell’atleta professionista e non».
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