Per il ciclismo è tempo di definire gli organici e i programmi del 2020, ma anche di premiare i protagonisti della stagione conclusa. Fra questi ultimi appuntamenti uno dei più longevi è certamente l'incontro nazionale degli ex corridori, giunto alla sua 44a edizione al cui interno si assegnerà il 19° premio della bici al chiodo. L'appuntamento è presso il Centro Sociale di Campagnola Emilia partner organizzativo con l'Associazione Nazionale Ex Corridori Ciclisti, con la collaborazione dell'Amministrazione Comunale e del Team Sculazzo e i Patrocini della Regione Emilia-Romagna, della Provincia di Reggio Emilia e dell'Unione Comuni Pianura Reggiana.
Ci apprestiamo, il 19 gennaio 2020, a vivere un'altra giornata di grande ciclismo, che inizierà già dal mattino alle ore 11 nel locale bocciodromo dove si incontreranno tanti personaggi del mondo delle due ruote per ammirare la mostra dei quadri degli artisti di Open Art e per assistere alla presentazione di tre libri che gli autori illustreranno ai presenti. Si tratta di “Felice Gimondi grinta, rigore e classe” di Bruno Cavalieri, “G.S. Scic undici anni su due ruote” di Alessandro Freschi e Paolo Gandolfi e “Un Antropologo in bicicletta” di Massimo Pirovano. Una nuova e interessante novità sarà “Sfida il Campione”, una postazione allestita per effettuare un test di performance in discesa in bicicletta a cura del dott. Giorgio Guidetti, presidente della Società Italiana di Vestibologia, e dell'ing. Maurizio Manfredi, del progetto VET. Si tratta di una prova di abilità con la simulazione delle discese dello Sparavalle a Castelnovo ne' Monti e del tratto fra Canossa (dove è collocata la statua dedicata a Michele Scarponi) e Ciano d'Enza, entrambe nell'Appennino Reggiano.
Per questa prima parte della giornata l'organizzazione mette a disposizione un ghiotto rinfresco di prodotti tipici delle nostre terre, e non mancherà neppure un allegro brindisi per inaugurare ufficialmente il 44° incontro degli ex corridori, il tutto ben coordinato dal conduttore Alessandro Brambilla, esperto conoscitore del movimento ciclistico. La giornata si animerà quando alle 12.30 si passerà nel Salone degli Onori, dove il Sindaco Alessandro Santachiara porterà il suo saluto seguito poi da quelli del Comitato Organizzatore.
Saranno i giovani a salire per primi sul palco per ricevere i premi William Grassi, Fabio Saccani e Gianfranco Boselli dedicati ai giovani emergenti ad iniziare da Franco Cazzarò esordiente 1° anno campione italiano su strada, Pietro Dapporto esordiente secondo anno, Leonardo Longagnani esordienti del secondo anno, seguiti dagli allievi del 2° anno Luca Varroni e Federico Biagini e il marchigiano Gianmarco Garofoli campione italiano su strada nella categoria juniores. Potrebbe essere del gruppo anche Giovanni Aleotti.
Poi sarà la volta del Premio Stampa per la giornalista Giulia De Maio e del Premio Adriano De Zan, quest'anno assegnato all'autorevole telecronista Rai Francesco Pancani.
Scalderanno sicuramente la platea i due Grandi Ex Enrico Paolini e Giancarlo Polidori. Il primo con un palmares di tutto rispetto: 37 vittorie in carriera, 3 volte campione Italiano, ha vestito anche la maglia rosa al giro per 3 giorni, mentre Polidori, corridore coriaceo è stato capace di vincere 24 corse, di vivere un giorno in maglia gialla al Tour e 7 giorni in rosa al Giro. Entrambi sapranno entusiasmare i tanti presenti con le loro storie e aneddoti appassionanti. Questo premio è ora titolato “Premio Tarcisio Persegona Grandi Ex”, istituito per ricordare l'amico e grande appassionato del ciclismo del quale continuiamo a sentire la sua mancanza.
Il premio alla Carriera andrà a due bravi corridori, Matteo Montaguti e Moreno Moser, che hanno chiuso la carriera professionistica entrambi quest'anno e sicuramente riceveranno gli applausi dei tanti ex presenti in sala (lo scorso anno eravamo più di 400). Per terminare la nostra intensa premiazione, consegneremo la 19^ Bici al Chiodo a Daniele Bennati e Rinaldo Nocentini. Bennati conta in carriera 54 vittorie, fra queste il prestigioso arrivo ai Campi Elisi al Tour del 2007, ma ha saputo vincere anche 3 tappe al Giro e la maglia ciclamino nel 2008. Ha poi modificato il suo ruolo, diventando un prezioso regista nelle squadre in cui ha militato e anche con la nostra Nazionale. Nocentini appende la bici al chiodo dopo 20 anni di professionismo, che gli hanno regalato 18 vittorie e ben 8 giorni in maglia gialla al Tour del 2009.
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