Nella sua ancor verde carriera vanta niente meno che due titoli mondiali e due europei su pista nell'inseguimento a squadre donne juniores (conquistati nel 2018 e quest'anno), e due campionati italiani a cronometro a squadre su strada. Diciotto anni di Ponte a Ema (Firenze), il paese che diede i natali a Gino Bartali, Giorgia Catarzi è una promettente ciclista della società vicentina Ciclismo Insieme di Thiene. E' dotata di grinta e grande passione per le due ruote, che Giorgia ha scoperto grazie al padre Damiano (rappresentante di componenti per lampadari) e allo zio Giacomo che insieme ha visto pedalare durante una Gran Fondo davanti a casa sua.
Oltre a metteresi al collo due splendide medaglie d'oro, la Catarzi ha vinto la gara in linea di Ceparana (La Spezia), è arrivata settima al tricolore su strada e alla Lake Garda Classic con le Elite si è classificata al sesto posto. In famiglia gareggia anche il fratello minore Tommaso, 15 anni allievo nella Società Sportiva Aquila: la sorella Francesca è appassionata invece di cavalli. Giorgia frequenta il Liceo Scientifico al Gobetti Volta di Bagno a Ripoli, e il prossimo anno debutterà tra le Elite con la Bepink di Walter Zini.
Cosa ne pensi del momento del ciclismo italiano?
«E' cresciuto molto negli ultimi anni, anche in campo femminile. La stessa cosa si può dire per la mountain bike e il ciclocross».
A quale età hai cominciato a correre?
«Avevo a 8 anni , ho iniziato con la SS Aquila Ganzaroli. La mia prima bici? Una Vicini di colore rosso».
Il più forte corridore di tutti i tempi?
«Gino Bartali perché è stato in grande personaggio ed è nato a Ponte a Ema la mia città».
Segui altri sport con la stessa passione del ciclismo?
«No. Ogni tanto guardo le gare di atletica e la ginnastica artistica».
I tuoi peggiori difetti?
«Sono permalosa, testarda e insicura».
Altruista o egoista?
«Altruista».
Cosa leggi preferibilmente?
«Non leggo».
Cosa apprezzi di più in un uomo?
«Il carattere e la simpatia».
Sei social?
«Nei giusti limiti«.
Cosa cambieresti nel ciclismo di oggi?
«Darei più visibilità al movimento femminile».
Piatto preferito?
«Bistecca alla fiorentina».
Hobby?
«Mi piace studiare, stare con le amiche e fare shopping».
La gara che vorresti vincere?
«Una tappa al Giro d'Italia»
Televisione, cinema o teatro?
«Cinema, soprattutto le commedie romantiche».
I ragazzi di oggi con quelli di ieri: le differenze?
«Oggi sono attrattatti dal mondo dei social, e vogliono apparire il più possibile piuttosto che vivere momenti ed emozioni di una volta».
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