NOTTE DEGLI OSCAR. LA FONDAZIONE MOLTENI ENTRA IN AZIONE: UN GESTO CONCRETO PER ANGELO

TUTTOBICI | 23/11/2019 | 14:37
Aiutare a riscrivere il destino dei meno fortunati: questo è l’obiettivo con cui, nell’Ottobre del 2018, la Fondazione Ambrogio Molteni si svelava ufficialmente all’interno del Velodromo Olimpico di Londra. L’inizio di un percorso ricco di emozione e di significato: il ritorno di un marchio storico ed indimenticato del mondo del ciclismo, per sempre identificato con il mito di Eddy Merckx e di molti altri campioni, si legava ad una missione tutta nuova. Non più la ricerca del successo, di cui quella Molteni fu straordinaria interprete in due decenni indimenticabili, ma quella del riscatto: quello di ex professionisti delle due ruote caduti in difficoltà, o di giovani il cui presente e futuro a due ruote sia stato interrotto dal destino.

Poco più di un anno dopo, la Fondazione Molteni compie il suo primo atto concreto: durante la serata degli Oscar tuttoBICI di venerdì 22 Novembre 2019 a Milano, Mario e Pierangela Molteni – i due figli di Ambrogio e promotori dell’iniziativa – hanno annunciato infatti il nome del primo beneficiario dell’opera della Fondazione.

Il nome di Angelo Serlini suonerà familiare ai più appassionati conoscitori dello scenario giovanile italiano: bresciano, classe 1998, da esordiente Angelo aveva vinto il campionato regionale lombardo in pista a Montichiari. La sua passione per la bici non si fermava però nei velodromi: Angelo pedalava su strada ed anche fuoristrada, in mountain bike, dove il 17 novembre 2012 incontrò il destino che gli cambiò la vita.

Un terribile incidente, due settimane di coma aggrappato alla vita per i capelli, poi il risveglio e le diagnosi che lo condannavano ad uno stato vegetativo permanente. E invece: nel 2013 Angelo inizia un difficile ed oneroso percorso presso il centro di riabilitazione di Bosisio Parini, e contro ogni pronostico torna a parlare, a nutrirsi da solo, anche a ricordare.

Angelo torna a casa con la sua carrozzina, ma continua a battersi: torna a scuola, si diploma, si dà da fare, sorride. I danni cerebrali subiti non gli consentono il ritorno ad una vita normale, ma se c’è una cosa che ha aiutato Angelo nell’invertire ogni pronostico è la sua inguaribile passione per la bicicletta, ed il sogno – un giorno – di poter tornare a pedalare. Una voglia di vincere che consente ad Angelo di continuare a lottare contro ogni avversità: un desiderio che la Fondazione Molteni ha deciso di sostenere e stimolare.

“La bicicletta fa bene allo spirito, aiuta le persone a credere e a sperare in un domani migliore - ha detto Mario Molteni. - Questa è la lezione che ci dà Angelo, che aggrappato al sogno della bicicletta ha compiuto progressi che la stessa medicina aveva escluso. È un messaggio di ispirazione di cui tutti abbiamo bisogno, e siamo orgogliosi che proprio Angelo sia il destinatario del primo gesto concreto della fondazione intitolata a nostro padre.”

Chi desideri supportare con una donazione la missione della Fondazione Ambrogio Molteni può farlo online sul sito ufficiale www.fondazionemolteni.org, oppure tramite bonifico bancario:

Fondazione Ambrogio Molteni
Banca Intesa San Paolo - Fil. 55000
IBAN: IT44O0306909606100000168367
BIC: BCITITMM
Copyright © TBW
COMMENTI
LODEVOLE INIZIATIVA
24 novembre 2019 06:29 venetacyclismo
GRANDE E LODEVOLE INIZIATIVA
Questa scelta della Molteni bravissimi
Eddy Mercx e Molteni una storia di vittorie infinite, ora per aiutare i più sfortunati con il ciclismo.
Vorrei dare un’idea al Sig. Mario Molteni e famigliari, come fosse un secondo atto di questa bellissima storia, sarebbe un gesto unico, aiutando la famiglia di Alessio Galetti, deceduto in corsa nel 2005, dopo una vita dedicata al ciclismo e al ruolo di fido gregario, lasciando coso una moglie e due figli in piena difficoltà.
La cosa brutta e che mai nessuno, ne FCI ne la sua Società con il Manager Vincenzo Santoni hanno aiutato questa famiglia. Aggiungiamoci l’UCI e pure il CONI, niente di niente.
Qui il ciclismo e le sue istituzioni hanno messo in mostra una triste storia, che non potrà mai essere cancellata, una brutta pagina di sport.
Ecco perché sarebbe veramente una grande gesto di solidarietà vera, per la Famiglia Molteni, alla faccia di tutti quei poltronari, come si fa ad aiutare veramente chi ha bisogno.

bella idea
25 novembre 2019 09:56 Libertas
Complimenti all'idea di veneta ciclismo. Sarebbe molto significativo se il dr Molteni facesse qualcosa di importante anche per Alessio Galletti. Visto che nessuno ha mai fatto niente per lui, questo gesto sarebbe come un ennesima vittoria storica come quelle che ha sempre conquistato la Molteni

Io per Alessio ci sono sempre stato
25 novembre 2019 22:51 AlessioDiBasco
Per Alessio io ci sono sempre stato, dalle prime alle ultime pedalate e anche dopo! Sposo in pieno le parole di venetacyclismo. Per me Alessio non era solo un collega, era un amico, un FRATELLO. Era lui che la mattina veniva a svegliarmi per andare ad allenarci e devo dire grazie a lui per i risultati che ho ottenuto. Non capisco come un atleta professionista non sia tutelato a livello FCI, CONI, UCI dopo una TRAGEDIA così grande. Mi trovo in difficoltà quando parlo con la Consuelo, la moglie di Alessio, e non posso dare una risposta alle sue domande. Abbraccio l'iniziativa di Mario Molteni, mio grande amico e icona del ciclismo. Forse lui potrà dare una mano a Consuelo e ai suoi figli !!!

Il ciclismo è uno sport di squadra
26 novembre 2019 00:18 IlProf
Nessuno può vincere da solo. Quando il capitano è in difficoltà i suoi compagni si mettono a disposizione e lo aiutano. Spesso si aiutano anche gli avversari, evitando di scattare se c'è stata una foratura o una caduta. Dove è la squadra di Alessio Galletti? Nessuno è disposto a dare un giusto riconoscimento alla famiglia di un atleta che ha dato la vita per il ciclismo? Dove è stata la federazione in tutti questi anni? Per fortuna esistono persone di gran cuore come Mario Molteni che con la sua Fondazione si occupa di aiutare i ciclisti meno fortunati. Sarebbe bello se fosse e lui la squadra che aiuta il capitano Alessio Galletti!

UNA VERGOGNA
26 novembre 2019 01:04 torchemada
TUTTO QUESTO UNA VERGOGNA. VERGOGNA UCI VERGOGNA FCI VERGOGNA PER TUTTI QUEI POLITICI DEL CICLISMO VERGOGNA SANTONI VERGOGNA TUTTI CHE NON ABBIAMO FATTO NULLA PER QUESTA FAMIGLIA, DI COSA VOGLIAMO PARLARE……………..MA POI NON SOLO ALESSIO, NE SONO MOLTI ALTRI, QUI SI DIMENTICA TUTTO, E LE FAMIGLIE PIANGONO, RISPETTO ZERO.

Meglio tardi che mai
26 novembre 2019 17:39 NicoRi
Mi sembra impossibile che la morte di un atleta in corsa non venga riconosciuta come grave infortunio sul lavoro. Davvero i dirigenti della sua squadra, gli sponsor, la Federazione, l'UCI, il CONI e tutto il mondo del ciclismo non hanno potuto e e non possono fare qualcosa per la famiglia di Alessio Galletti? NON POSSONO, NON VOGLIONO O SI SONO DIMENTICATI DI ALESSIO? Dopo 14 anni NESSUNO SI SENTE IN DOVERE DI RIMEDIARE A QUESTA GRAVE INGIUSTIZIA che infanga tutto il mondo del ciclismo?

Un gesto anche per GALLETTI!!!!
26 novembre 2019 17:52 pietrogiuliani
Conoscevo benissimo Galletti, ne ho seguito tutta la carriera e posso affermare a gran voce quanto quest'uomo fosse altruista e generoso. Pensava sempre al bene della squadra e dei suoi compagni ancor prima del suo. Quanti chilometri ha "macinato" tirando per far vincere "Re Leone" Cipollini. Tutti quelli che lo hanno incontrato, dagli atleti con cui ha condiviso gioie, fatica e sudore, a tutte le società in cui ha militato, non possono che avere un di lui ricordi indimenticabili. Quindi oggi ancor più di ieri, aiutare la sua famiglia per la quale mai nessuno (soprattutto i responsabili della sua ultima squadra) ha mai fatto niente, sarebbe davvero doveroso. Condivido il pensiero di Alessio Di Basco, e degli altri che hanno scritto i commenti, e credo che per il Sig. Molteni e la loro Fondazione, un gesto di aiuto per la famiglia di Alessio Galletti, sarebbe più importante e significativo della vittoria di Merckx al mondiale 1974.

Per il Gallo
27 novembre 2019 19:16 roger
Ho croso anche io, ed essendo toscano mi capitava spesso di allenarmi ed incontrare alle corse Galletti. Era un ragazzo fantastico, ben voluto da tutti, sia in gruppo che fuori e non solo quando era compagno di Cipollini ma anche prima e dopo, sempre! In questi anni ho letto diversi appelli e richieste di aiuto della moglie Consuelo, sia su questo sito che su altri, e tanti si sono mossi per cercare di smuovere questa situazione assurda ma non è mai arrivato niente di concreto, e tutto ciò è semplicemente incredibile, oltre che vergognoso. Lo è per la memoria del Gallo e lo è ancor di più per tutto il movimento del ciclismo e le sue istituzioni. Se davvero il dr Mario Molteni con la sua fondazione potesse intervenire per aiutare la famiglia di Alessio sarebbe davvero un gesto dal valore inquantificabile. Qualcosa di realmente eroico e più importante di qualsiasi vittoria della storia della Molteni.

Alessio Galletti
30 novembre 2019 12:06 umbertomaserati
Chi non si ricorda di Alessio, signiica che non seguiva il ciclismo. Apprezzo molto il dr Molteni per l'idea che ha avuto con questa Fondarione e condivido il parere degli altri commentatori. Quindi mi auguro con tutto il cuore che possa in qualche modo aiutare anche la famiglia di Alessio, visto che già anni fa con altri articoli si era chiesta giustizia ed un aiuto per i suoi figli ma ad oggi sembra proprio che non sia stato fatto ancora niente. Tutte le istituzioni che avevano la responsabilità ed il dovere di intervenire non hanno mai mosso un dito e meritano uno zero in pagella. Pertanto prego affiché invece il dr Molteni faccia il contrario di questi personaggi e si adoperi in qualche modo per aiutare questa famiglia che ha tanto bisogno.

Ancora per Alessio
2 dicembre 2019 17:26 AlessioDiBasco
Pensando e ripensando a chi può darci una mano per rendere giustizia alla famiglia di Alessio Galletti ho pensato a te Gianni, e per Gianni intendo Gianni Bugno! Come ex collega, come amico e come Presidente CPA, ricordandomi dei nostri ottimi rapporti, ti sollecito a intervenire con FCI, CONI, UCI e con la Fondazione Mario Molteni per mettere fine a questa interminabile attesa. Conto su di te Gianni!

Natale si avvicina
2 dicembre 2019 18:21 IlProf
Il Natale si avvicina, ma quello che sto chiedendo per Alessio Galletti non è un regalo. E' il riconoscimento di un diritto sacrosanto della sua famiglia, è l'assunzione di responsabilità di tutti i vari enti del ciclismo che fino ad ora se ne sono lavate le mani. La mia speranza è che la Fondazione Molteni, un nome leggendario nel mondo del ciclismo, possa intervenire per aiutare la moglie e i figli di Alessio. Sarebbe un Natale speciale.

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
È tornato a parlare Filippo Ganna sulla Gazzetta dello Sport, sollecitato dalle domande di Ciro Scognamiglio. Un bel botta e risposta, che merita di essere letto. «Potendo scegliere quale vincere, Milano-Sanremo o Parigi-Roubaix?». «Non è il momento di scegliere, è...


Dopo un 2024 al di sotto delle proprie aspettative a causa di alcuni problemi di salute, Cian Uijtdebroeks per il prossimo anno vuole raggiungere obiettivi importanti e tra questi potrebbe esserci il Giro d’Italia. Uijtdebroeks ieri ha avuto un breve...


Il 29 ottobre scorso Valencia e il suo territorio venivano colpite da una tremenda alluvione. A distanza di un mese da quei terribili accadimenti e dalle spaventose immagini che mostravano una comunità in difficoltà, è il ciclismo -  e in...


I fratelli Filippo e Mattia Agostinacchio, quest'ultimo campione europeo degli juniores, e la figlia d'arte Giorgia Pellizotti (SS Sanfiorese) domani saranno al via della seconda prova della Coppa del Mondo di Ciclocross in programma a Dublino, in Irlanda. Filippo disputerà...


Presso il Centro Polivalente di Cabras si è alzato ufficialmente il sipario sulla tappa italiana della UCI Cyclo-Cross World Cup 2024-2025, che si svolgerà domenica 8 dicembre sulla spiaggia di Is Arutas, nel territorio di Cabras, in un contesto naturale...


Una bicicletta. “Due ruote sottili, il telaio ricurvo con lo stemma di Edoardo Bianchi, le manopole in legno levigato, il sellino in cuoio con le impunture in rilievo”. E che bicicletta. “Anche smontata l’avrebbe riconosciuta tra mille: quella era la...


Sono due ciclisti i vincitori del Premio Veneziano dell'anno, prezioso e ambito riconoscimento con quasi cinquant'anni di storia. Alberto Fiorin e Dino Facchinetti, questi i nomi dei premiati, qualche mese fa sono stati i protagonisti di un'impresa incredibile in sella...


Colpo di scena, anche se in parte previsto, nel ciclismo pratese che non essendo riuscito a presentare cinque candidati (un presidente e 4 consiglieri) per l’assemblea elettiva di venerdì prossimo 6 dicembre al Circolo C.S.I. di Castelnuovo di Prato, perde...


In un ciclismo sempre più competitivo e organizzato, la Sc Padovani Polo Cherry Bank ha pianificato sin da subito il proprio debutto tra le formazioni Continental nella stagione 2025 affidandosi ad uno staff di esperti qualificati e professionali.Il Presidente Galdino...


Sono già cinque gli acquisti del Team Hopplà Petroli Firenze Don Camillo per la stagione 2025. Dopo Andrea Guerra proveniente dalla Zalf Euromobil Desirèe Fior la società veneta che dopo 43 anni di attività nei dilettanti ha comunicato di lasciare...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024