C’è poco da dire, la stagione 2019 per i professionisti è stata qualcosa di grandioso e ben al di sopra di tutte le aspettative. Per gli atleti italiani si sono susseguiti una serie di successi e di piazzamenti che ci hanno permesso di raggiungere di raggiungere il secondo posto sia nel Ranking Mondiale che Europeo dietro il Belgio. È un prezioso traguardo per il nostro movimento, anche in vista dei giochi Olimpici di Tokio del prossimo anno per i quali ci siamo già aggiudicati il massimo numero dei posti disponibili.
È stata una stagione ricca di successi sia sul piano europeo che mondiale e che ha fatto ritornare finalmente l’Italia tra le protagoniste delle classiche del nord grazie all’inaspettata vittoria di Alberto Bettiol. Sono stati molti i protagonisti di questo 2019 italiano che hanno contribuito a fornire preziosi punti nel ranking dell’uci. Tra questi il neo campione italiano Davide Formolo, Diego Ulissi, Vincenzo Nibali, Sonny Colbrelli e Giovanni Visconti.
Sia sul piano europeo che mondiale, la nazionale italiana di Davide Cassani ha raggiunto la ribalta grazie a medaglie importantissimi. Un importante segnale arriva anche dai giochi olimpici europei disputati a giugno a Minski che hanno visto il nostro Davide Ballerini salire sul gradino più alto del podio.
Ai Campionati europei abbiamo visto una grandissima Italia soprattutto nella prova in linea dove Elia Viviani, primo tra gli italiani nel ranking mondiale, ha bissato il successo dell’anno passato di Matteo Trentin, mantenendo in così in casa la maglia di campione continentale. Nella corsa contro il tempo Edoardo Affini ci ha invece regalato un bellissimo bronzo.
A mondiali la spedizione della Nazionale è andata ben oltre le aspettative vincendo due medaglie molto importanti per il futuro: Filippo Ganna, finalmente ad alto livello nel ciclismo dei grandi, ha conquistato il terzo gradino del podio nella prova a cronometro, mentre in linea Matteo Trentin ci ha regalato un argento che lascia un po’ di amaro in bocca ma che è lo specchio evidente di un movimento sempre più in crescita e che ormai può competere con le altre nazioni.
C’è una palpabile soddisfazione che trova riscontro anche nelle parole del commissario tecnico Davide Cassani: «Devo proprio dire di essere molto orgoglioso di questa stagione, in cui posso dire di aver lavorato con un gruppo veramente coeso: tutti i risultati che abbiamo ottenuto sono il frutto di molti anni di lavoro portato avanti da tutta la formazione. La vittoria è sempre qualcosa di super importante, ma in realtà la cosa che conta di più è la coesione ed il legame che siamo stati in grado di creare: se siamo riusciti a riconfermarci campioni europei e a conquistare una medaglia ai mondiali, è merito soprattutto del gioco di squadra. Se dovessi indicare il segreto della maglia azzurra sicuramente lo farei coincidere con il gruppo. Ho cercato di organizzare tutta la stagione nel migliore dei modi: mi sono subito reso conto che il percorso dei mondiali sarebbe stato troppo duro per Elia Viviani e così con lui abbiamo deciso di puntare sugli europei. Al Tour invece mi sono ritrovato con Matteo Trentin cercando di trovare una tattica per la rassegna iridata ma anche un supporto per la prova continentale. Sono riuscito a creare un bellissimo gruppo e sono arrivati anche i risultati»