In pratica hanno dato il primo colpo di pedale verso la stagione 2020 in quel di Abu Dhabi. La Uae-Emirates ha archiviato una stagione che il suo general manager, il ticinese Mauro Gianetti, definisce soddisfacente (31 i successi). «Dobbiamo crescere ancora di più, ma siamo chiaramente in anticipo sui tempi: classifica alla mano, siamo la quarta squadra al mondo. È chiaro che se analizziamo i singoli, ci aspettavamo di più da Aru e Gaviria mentre è esploso prima del previsto il talento di Pogacar».
E sul fuoriclasse sardo Mauro Gianetti precisa: «La sua partecipazione al Tour è stata chiaramente condivisa, ma è altrettanto vero che lui aveva espresso il forte desiderio di esserci. Ha concluso al 14° posto, risultato più che buono soprattutto se si teneva conto come ci era arrivato. Però l'obiettivo era la Vuelta, dove poi però ha preso il citomegalovirus. La stagione 2020 quella della verità? Da un lato è così, ma dall’altro lato vorrei che non lo fosse. Spesso, per Fabio, le responsabilità si sono rivelate un peso», ha chiosato il manager ticinese ad una specifica domanda di Ciro Scognamiglio su La Gazzetta.
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