A volerla trovare nella storia, un’atmosfera così, bisognerebbe cercare negli annali. Quando il ciclismo era il primo sport del Paese, ai temi di Koblet, Coppi e Bartali. Per vedere oggi un paesino di montagna completamente innamorato del ciclismo basta venire a Cantoira, nelle valli di Lanzo ai piedi delle Alpi Graie, e immergersi nei colori e nelle emozioni del Giro d’Italia Ciclocross. La Corsa Rosa del fango ha scoperto Cantoira e i cantoiresi si sono innamorati della Corsa Rosa. Ad onor del vero è stato un amore a prima vista: che il centro della provincia di Torino fosse impaziente di ospitare la terza tappa del Giro d’Italia Ciclocross era chiaro da un po’, ma ciò nonostante il colpo d’occhio in tutto il paese regala una suggestione sensoriale d’altri tempi. È la magia del ciclismo, è il vortice coinvolgente del ciclocross, che ha tinto di rosa e tricolore ogni angolo di Cantoira: alla base c’è l’operato del GS G. Brunero 1906, supportato dall’ASD Romano Scotti, ma ad alimentare la fiamma della passione ha contribuito l’entusiasmo di ogni singolo cittadino e come ciliegina sulla torta l’apertura ufficiale della Coppa Piemonte di Ciclocross sotto l’egida della Federazione Ciclistica Italiana.
A descrivere l’atmosfera calzano a pennello le parole di Fausto Scotti durante la conferenza stampa odierna: «Quando ero piccolo mio papà Romano mi portava spesso in Piemonte perché qui c’erano i corridori forti – spiega il CT ricordando l’infanzia e suo papà - e si faceva palestra con i migliori, oggi siamo qui su uno dei percorsi e delle location più belle di sempre e per me è come essere a casa». A casa, dunque! Come sentirsi diversamente con l’abbraccio così stretto di una famiglia grande quanto un intero paese, tra i primissimi a comprendere la spettacolarità di una gara di ciclocross ospitata direttamente in centro, tra le case, nei vicoli, tra un giardino e l’altro.
Tanta passione, ma anche disponibilità, voglia di fare e inventiva, basti pensare all’importante collaborazione della locale stazione dei Carabinieri per la gestione della complessa viabilità stradale, all’entusiasmo della Pro Loco e dedizione di ogni singolo. Lo sottolinea a cuore aperto Franca Vivenza, sindaco di Cantoira: «All’inizio un po’ di timore ci ha colto, ma poi abbiamo trovato degli aiuti super validi, ci abbiamo creduto e ci siamo lanciati a capofitto in questa avventura. Voi fate uno sport di grande sacrificio e noi, gente di montagna, ci riconosciamo a pieno. Vivere in montagna non è assolutamente facile, ma è come nel ciclocross, quando si vince la soddisfazione è doppia. Portare a termine questa manifestazione sarà un grande trionfo per Cantoira e tutto il nostro territorio. La promozione locale e lo sport sono un binomio inscindibile – spiega emozionata la prima cittadina, che ha omaggiato gli organizzatori con un presente - Un ringraziamento di cuore va a tutti coloro che hanno lavorato tanto in questi mesi affinché queste due giornate riuscissero nel migliore dei modi. E poi alla Romano Scotti e alla Brunero, che non solo hanno messo a disposizione tutta la nostra esperienza e la capacità organizzativa, ma ci hanno supportato e sopportato in questa nostra prima avventura. Ci avete dato una spinta fantastica, con due aiuti come i vostri ci avete dato il coraggio di realizzare un sogno e sono orgogliosa come primo cittadino di sentire una calorosa risposta della popolazione nei vostri confronti Tutti hanno capito l’importanza di un momento di sport, di amicizia e di collaborazione di tutti».
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