Il 20 settembre scorso Velon, con il sostegno unanime dei suoi azionisti, ha presentato un ricorso alla Commissione Antitrust della UE contro l'UCI in base agli articoli 101 e 102 TFUE.
Velon ha chiesto alla Commissione europea di indagare sul modo in cui l'UCI ha implementato le normative esistenti e ha cercato di introdurne di nuove, progettate per favorire gli interessi commerciali dell'UCI a danno dei team.
Nell'ultimo anno l'UCI ha cercato di fermare quello che Velon e i team che la compongono hanno intrapreso nel campo del business con nuove gare (Hammer Series) e la tecnologia. Velon e i suoi azionisti e partner aspettavano che le loro iniziative fossero supportate dall'UCI, come era avvenuto negli anni precedenti, ma negli ultimi 12 mesi l'UCI ha utilizzato il suo potere e la sua forza politica per cercare di bloccare le attività commerciali di Velon in modo errato e illegale.
A febbraio l'UCI ha stabilito che la Hammer Races non può essere definita una Serie ai sensi dei regolamenti UCI., senza fornire nessuna spiegazione. Velon, e i team che partecipano agli eventi Hammer hanno continuato a correre per la Serie nonostante la minaccia dell'UCI di rifiutare la registrazione delle Hammer Races nel calendario 2020 se lo avessimo fatto.
Nonostante l'accoglienza positiva alla Hammer Series da parte di fan, squadre e corridori e il forte interesse da parte di potenziali partner organizzatori di gare e città ospitanti a organizzare una gara Hammer, l'opposizione dell'UCI ha ostacolato in modo significativo lo sviluppo della serie.
All'inizio di quest'anno l'UCI ha approvato nuovi regolamenti tecnici senza la dovuta procedura o consultazione con le parti interessate (anche con la propria commissione per le frodi in materia di attrezzature e tecnologia) che hanno cercato di dare a se stessa e agli organizzatori della corsa la proprietà e il controllo sui dati di gara dei corrridori da raccogliere e diffondere in diretta.
Oggi l'UCI non vuol più essere garante delle regole, ma si sente autorizzata a utilizzare i propri poteri legislativi a proprio vantaggio commerciale, gestendo i diritti di squadre e corridore senza consultazione o autorizzazione.
Nonostante i continui sforzi di Velon per impegnarsi con l'UCI in relazione alle nostre preoccupazioni sulle loro azioni, l'UCI ha rifiutato qualsiasi dialogo costruttivo per oltre un anno. Di conseguenza, Velon e i suoi team non hanno avuto altra alternativa se non quella di presentare il reclamo alla Commissione europea con l'obiettivo di disporre di un'autorità esterna per valutare se il comportamento dell'UCI in merito alle questioni di cui sopra (in particolare il suo uso di il suo potere di regolamentazione e leva politica) viola le regole di concorrenza dell'UE.
I team di Velon hanno deciso di rendere pubblici la presentazione del reclamo e un riassunto delle loro ragioni al fine di evitare qualsiasi equivoco. Informazioni dettagliate sono state fornite alla Commissione per la concorrenza dell'UE e, mentre la loro analisi è in corso, rispettiamo il loro processo e non desideriamo aggiungere altro.
Graham Bartlett, CEO
ENGLISH VERSION
On 20 September 2019, Velon, with the unanimous support of its shareholders, submitted an anti-trust Complaint to the European Commission against the Union Cycliste Internationale (UCI) based on Articles 101 and 102 TFEU.
Velon has asked the European Commission to investigate the way the UCI has implemented existing regulations and sought to introduce new ones that are designed to favour the UCI’s business interests to the detriment of the teams.
In the past year the UCI has tried to stop what Velon and the teams have pioneered in their joint business on new races (the team v team “Hammer Series”) and technology. Velon and its shareholder and partner teams hoped and expected that its initiatives would be supported by the UCI, as had been the case in previous years. However, in the past 12 months the UCI has used its regulatory power and political leverage to seek to block the business activities of Velon and the teams in an incorrect and unlawful manner.
In February the UCI ruled that Hammer Races may not be referred to as a Series under UCI regulations. No explanation has ever been given. Velon, and the teams competing at Hammer events, continued to race for the Series – one of the key, unique features of the new races – despite the UCI’s threat that they may refuse to register Hammer Races in the 2020 calendar if we did.
Despite the positive reception to the Hammer Series by the fans, teams and riders and strong interest from potential race organiser partners and host cities to stage a Hammer race, the opposition by the UCI has significantly hampered the development of the Series.
Earlier this year the UCI passed new technical regulations without due process or consultation with any of the stakeholders in the sport (even with its own Equipment and Technology Fraud Commission) that sought to give itself and race organisers ownership and control over the teams’ business on live race data.
The UCI today believes that it should not only be the regulator for the sport but also take new business creation from its stakeholders without their consent. The UCI feels entitled to use its regulatory powers for its own commercial benefit and to take the rights of the teams and riders without consultation or permission.
Despite continued efforts by Velon to engage with the UCI relating to our concerns on their actions, the UCI has refused any constructive dialogue for over a year. Consequently, Velon and its teams have been left with no alternative but to submit the Complaint to the European Commission with the objective of having an external authority’s assessment as to whether the conduct of the UCI in regard to the above matters (in particular its use of its regulatory power and political leverage) infringes EU competition rules.
The Velon teams took the decision to openly publish the fact that they filed the Complaint and a summary of their reasons for doing so in order to avoid any misunderstanding of their actions. Detailed information has been provided to the EU Competition Commission and whilst their review is ongoing, we respect their process and do not wish to place additional information in the public domain.
For those who seek further background information regarding Velon’s role and the new technology and the new form of racing that Velon’s teams and partners have pioneered, please see the context notes related to this letter.
Our desire is for a stable, predictable and fair regulatory environment for the sport that treats the teams, riders and race organisers in equal manner. Velon, its shareholders and partners, want the development of new ideas, to attract new investment and to create a better business model so that professional road cycling continues to strengthen and develop for the fans and everyone involved in the sport.
Graham Bartlett, CEO
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