I VOTI DI STAGI. KUSS E ROGLIC NON FANNO “MELINA”, VALVERDE “INTRAMONTABILE” COME BRERA

I VOTI DEL DIRETTORE | 08/09/2019 | 18:19

Gianni BRERA. A-Z. Il grande giornalista padano avrebbe compiuto oggi cent’anni. Era nato l’8 settembre 1919 a San Zenone Po, in provincia di Pavia, «padano di riva e di golena, di boschi e di sabbioni». Giornalista e scrittore, appassionato di sport, letteratura e gastronomia, ha segnato con i suoi neologismi, un nuovo modo di raccontare lo sport. Non so se abbia mai seguito una Vuelta (non credo), ma certamente ha scritto tanto di ciclismo e di Fausto Coppi in particolare (coscritto, del quale cadrà il centenario domenica prossima) ma anche di Felice Gimondi, “nuvola rossa” o “Felix de Mondi”. È stato un sopraffino uomo di lettere, non certo di numeri. Quindi per lui oggi nessun voto (come potrei), ma solo un alfabeto, per ricordare le tante parole da lui create ed entrate con il tempo nel linguaggio quotidiano. Spero che la cosa possa essere gradita, con la speranza che Gioanbrerafucarlo non se ne abbia troppo a male, a costo di apparire ai suoi occhi “sbirolo”, aggettivo che coniò per definire un passaggio sbilenco. Anche se alla fine preferirei essere definito “abatino”, termine settecentesco – spiegò lui medesimo – riferito a omarino fragile ed elegante, così dotato di stile da apparire manierato. Lo affibbiò a Gianni Rivera, ma anche a Livio Berruti, anche se il primo ad essere così etichettato fu Giorgio Albani, buon corridore e poi leggendario tecnico Molteni al fianco di Eddy Merckx, come Claudio Gregori (voto 9), collega attento e scrupoloso, documentò con un suo personale studio qualche anno fa. Insomma, sarei in buona compagnia: ma è meglio non allargarsi.


Sepp KUSS. 10. Fra cinque giorni compie gli anni e rifila il cinque ad una infinità di tifosi. Il corridore americano coglie la quinta affermazione in carriera, la prima in un Grande Giro e lo fa in una tappa bella e vera. Non fa “melina”, nel senso che non sta lì ad aspettare o a perdere tempo, ma nonostante ci sia da proteggere capitan Roglic, lui prende e va. Lo vedono sul traguardo, per la festa.


Ruben GUERRERO. 8. Tutto il giorno all’attacco, alla fine il 25enne portoghese della Katusha difende con i denti la piazza d’onore. Da buon “cursore”, sulla rampa finale si infila e non lascia più passare il bravissimo Tao.

Tao GEOGHEGAN HART. 8. Il 24enne britannico della Ineos strappa un buonissimo terzo posto in una tappa tutt’altro che semplice e facile, anche se negli ultimi metri prova a “zompare” su Guerrero, che gli chiude però la porta, facendolo infuriare.

Mark PADUN. 8. Tra i giovani emergenti c’è anche questo ragazzotto 23enne kazako del Team Bahrain. Ha stoffa e carattere. Mi piace un sacco. Non fa “pretattica” e “pennella” linee magiche.

Primoz ROGLIC. 10. Quello del Giro era ostinatamente ottuso, qui alla Vuelta è semplicemente “euclideo”: intelligente e lucido, capace di disegnare trame geometriche di assoluto valore.

Miguel Angel LOPEZ. 5. Ci si attendeva una risposta piena e completa. Il colombiano che ha fin qui subito troppo la corsa, tra amnesie ed errori, cadute e ricadute, non si riprende ma lascia. Si pensava potesse andare in “contropiede”, definizione che Brera coniò per spiegare un rapido rovesciamento di fronte dopo l’interruzione di un’azione avversaria, ma perde le ruote e anche il confronto diretto con Pogacar.

Nairo QUINTANA. 4. Dall’“ammiraglia” – anche questo termine coniato da Brera -, gli arrivano ben poche indicazioni, lui nelle gambe ha ancora meno.

Tadej POGACAR. 8. Non è certo un “fighetta” (bello da vedere ma inconcludente): è tosto che basa il suo credo sul “forcing” (attinto dal gergo pugilistico statunitense). È un corridore vero. Purtroppo anche lui sloveno.

Marc SOLER. 6. Va all’attacco, come è sua abitudine, in maniera anche un po’ sfrontata e plateale. Per Brera sarebbe stato atleta “tripallico”, uomo con attributi, opposto di apallico, capace però di “uccellare” – ingannare beffardamente – non solo gli avversari, ma anche i propri compagni di squadra. Diciamo che lui è – calcisticamente parlando – un “libero”, uomo deputato a difendere senza obblighi di marcatura. Ecco, Soler è uomo che sembra non avere obblighi.

Alejandro VALVERDE. 9. Non c’è dubbio alcuno, Brera l’avrebbe definito “intramontabile” definizione da lui coniata per definire un atleta destinato a durare ed essere ricordato nel tempo. Questo è uno dei neologismi di cui era più orgoglioso, al pari di “incornata”, usato per coloro i quali colpivano il pallone con movimento simile a quello del toro che s’avventa sul torero. In questo caso, Don Alejandro è stato a volte toro e altre torero: ma che “incornate”. Ma Valverde è chiaramente anche un grande “goleador”, termine coniato da una crasi tra gol e matador.

La VUELTA. 5,5. Anche oggi, tutto sommato, spettacolo così così. Perché le corse le fanno pur sempre i corridori con le loro squadre, e qui alla Vuelta di qualità ce n’è davvero pochina. Insomma, tanta “gnagnera”, per dirla sempre con Gioanbrerafucarlo, per definire una trama di gioco o di corsa noiosa.

 

Copyright © TBW
COMMENTI
speriamo
8 settembre 2019 19:26 Line
che un italiano vinca 1 tappa prima della fine di sta Vuelta

per dirla come il megadirettore di Fantozzi
9 settembre 2019 00:09 pickett
I corridori italiani,alla Vuelta come già alTour,stanno facendo "pena e schifo".

voto
9 settembre 2019 08:58 Anbronte
Caro Stagi, lei continua a dare voti negativi alla Vuelta, non ricordo questa negatività nel commentare il Giro , che è stato semplicemente pietoso, vinto oltretutto da un carneade. Per lei lo spettacolo in cosa consiste? Anbronte

vuelta 5.5? le cause
9 settembre 2019 13:52 AleC
Quest'anno c'è stata un'ecatombe di uomini di classifica, Dumoulin e Froome fermi ai box, Carapaz infortunato pochi gg prima dell'inizio della Vuelta, Aru che si è fuso al Tour, troppi reduci dal Tour che hanno chiuso la porta a una partecipazione alla Vuelta - anche solo per tentare qualche tappa.

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Un altro grande amico del ciclismo ci ha lasciato. Alexander Gufler era un ragazzo che in gruppo ci era stato: aveva corso tra i dilettanti con le maglie della Bibanese, della Egidio Unidelta e della Ciclistica 2000, arrivando alle soglie...


Il veloce ed esplosivo Javier Serrano madrileno continuerà almeno per un’altra stagione a vestire la maglia del Team Polti Kometa. Sarà la terza per lui in prima squadra dopo l’approdo nel 2022 nella formazione U23 e la promozione l’anno successivo....


Lo scalatore Cesare Chesini è il primo nuovo innesto della formazione 2025 ufficializzato dal Team MBH Colpack Ballan CSB. Il corridore, classe 2004, è nato l’11 marzo e risiede a Sant’Ambrogio Valpolicella, in provincia di Verona.Nel 2024 l’atleta si è...


Pantaleo ha realizzato “Il Sogno più Grande”: incontrare Vincenzo Nibali. Scelto tra centinaia di bambini italiani che hanno partecipato al concorso nazionale indetto da CONI e ITA Airways, il giovanissimo biker di Molfetta ha raccontato in un video tutta l’energia, la passione e...


Comincia il mese di dicembre e subito per gli appassionati arriva un gustoso regalo... Domenica 1° dicembre, infatti, su tuttobiciweb e Ciclosmo Live potrete seguire la diretta streaming del 45° Trofeo Mamma e Papà Guerciotti, uno dei più importanti appuntamenti...


Wout Van Aert è tornato dalla Spagna lo scorso weekend e questa settimana è nei Paesi Bassi per le giornate del team Visma-Lease a Bike, il cui programma includerà l’assemblaggio e le varie prove con adattamenti sulla bici, servizi fotografici...


Se nei viaggi o nei trail a cui avete preso parte in bikepacking avete notato che un manubrio particolarmente appesantito con una capientissima borsa non fa al caso vostro, vi consiglio di prendere in esame borse dalla capienza media,  nettamente più...


Jonathan Milan è riuscito nell'impresa che nessuno aveva mai centrato: è il primo corridore nella storia dell'Oscar tuttoBICI a conquistare il titolo sia nella categoria Professionisti che in quella dei Giovani. Nel Gran Premio Fondazione Molteni riservato ai professionisti, il...


Debora Silvestri ormai alla sfortuna ci ha fatto l’abitudine, anzi potremmo dire senza problemi che per qualche anno ci ha fatto addirittura l’abbonamento pieno. Tra cadute e squadre che chiudono l’atleta ventiseienne del team Laboral non era mai riuscita ad...


Consentire alle giovani cicliste di talento di crescere gradualmente e senza pressioni. È questo l’obiettivo primario di Nexetis, la squadra femminile costituita per volere della federazione ciclistica svizzera che è stata presentata ieri a Zurigo.L’equipe sarà affiliata nella Confederazione con...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024