Sam BENNETT. 10. Doveva essere volata e invece c’è stato il volo del gruppo prima e quello del campione d’Irlanda poi. Un volo leggero, quasi impercettibile, che gli vale la seconda vittoria in questa Vuelta dopo Alicante. Tredicesima vittoria stagionale per uno degli uomini più in palla in questo momento. Volata scontata? Ma quale volata? Vittoria netta e per distacco (vittoria numero 45 per la Bora Hansgrohe), su un traguardo più difficile del previsto, con la strada che tende a salire un po’ e Bennett che spicca il volo. Insomma, vittoria da grande corridore: da campione.
Maximilian RICHEZE. 8. Pronto a tirare la volata a Fabio Jakobsen, che a causa della caduta perde le ruote e la corsa, il 36enne “pesce pilota” della Deceunick prova a sistemare ogni cosa mettendosi in proprio, ma contro questo Sam Bennett può fare davvero poco. Magari convincere Patrick Lefevere ad ingaggiarlo…
Thos VAN DER SANDE. 7. Il 28enne belga della Lotto Soudal prova ad anticipare. Prova.
Marc SOLER. 6,5. Esce dal mucchio indenne e alla vigilia di una tappa con diversa salita, si porta a casa un 6° posto degno di nota.
John DEGENKOLB. 5,5. Ah, già, c’è anche lui.
Edvald BOASSON HAGEN. 5,5. Per una ragione o per l’altra, anche oggi arriva dietro.
Fernando GAVIRIA. 5,5. È piazzato benissimo, fino all’ultimo chilometro. Fin quando Mezgec (ritirato) non provoca la caduta di massa.
Salvatore PUCCIO. 8. Se ne va quasi subito, in una tappa nella quale si sa perfettamente come andrà a finire. Ma il 30enne siciliano, uno dei corridori più esperti del gruppo e uno dei più intelligenti e affidabili (non starebbe da anni alla Ineos, ex Sky), si butta con Silvan Dillier (AG2R La Mondiale), Luka Pibernik (Bahrain-Merida), Harm Vanhoucke (Lotto Soudal), Diego Rubio (Burgos-BH) e Stéphane Rossetto (Cofidis). Puccio resta al vento fino a 4 km dal traguardo, assapora il profumo dell’impresa, ma la sua/la loro è certamente una grande giornata.
Angel MADRAZO. 6. Il cantabrico passa per le strade di casa e dalla sua Santander con la maglia a pois di miglior scalatore. Per il ragazzo della Burgos-BH, che ama giocare con la sua PS4, una giornata di relativo relax e gloria. Nel finale alza il piede dall’acceleratore: domani c’è da difendere la maglia a pois, almeno per un giorno ancora. C’è da gestire l’energia rimasta.
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