Continua il progetto di globalizzazione dell'Associazione Internazionale Corridori guidata da Gianni Bugno. Dopo le associazioni nate in Belgio (BPCA), Polonia (SKZP) e nel Regno Unito (BIPCA), nei giorni scorsi in Francia ha visto la luce l'Association Francaise des Coureures Cyclistes (AFCC) rivolta alle cicliste transalpine.
Grazie al sostegno del sindacato dei corridori ciclisti professionisti francesi UNCP, presieduto da Pascal Chanteur, le ex cicliste Marionne Clignet ed Elisabeth Chevanne Brachet sono scese in campo per le colleghe di oggi e domani. Al loro fianco potranno contare sul prezioso aiuto delle vicepresidenti Audrey Cordon Ragot, Marion Sicot, Sandrine Bideau, tutte e tre atlete in attività, del segretario generale Jennifer Letué, della tesoriera Sandrine Deligey, avvocato e mamma di giovani ciclisti, oltre che di Christophe Agnolutto, vicepresidente UNCP, nominato consigliere AFCC.
Durante i Campionati Europei le presidenti Clignet e Chevanne Brachet hanno incontrato la coordinatrice del CPA femminile Alessandra Cappellotto, con la quale sono in costante contatto, per pianificare il loro lavoro. «Grazie al CPA stanno nascendo sempre più associazioni che puntano a tutelare e migliorare le condizioni lavorative di cicliste e ciclisti – commenta la campionessa del mondo di San Sebastian 1997. - Uomini e donne insieme sono più forti. Uniti riusciremo a combattere fenomeni diffusi a livello mondiale, come i gravi problemi evidenziati dalla campagna MeToo Cycling o il mancato pagamento degli stipendi, oltre che a superare gli ostacoli di natura giuridica e istituzionale che sono differenti da nazione a nazione. Un argomento di attualità, per esempio, sono i contratti delle atlete che militano in corpi militari, che in vista della riforma del World Tour 2020 dovevano essere regolarizzati. Il CPA sostiene la nascita delle associazioni nazionaliperchè ci permettono di essere sempre più a contatto dei nostri ragazzi e ragazze».
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