"Voglio scusarmi con la Movistar, Nairo e l'intera squadra. Non accadrà di nuovo, è stata la tensione di trovarmi in testa da solo in quel momento’. Il giorno dopo aver vivacemente contestato la decisione della squadra di fermarlo ad aspettare Quintana, Marc Soler si pente: la sua reazione è stata un episodio e non accadrà più, dice nel giorno di riposo prima di andare con i compagni ad effettuare la ricognizione sul percorso della decima tappa della Vuelta, la crono di 36 chilometri a Pau. ‘Abbiamo parlato fra noi di quanto accaduto in corsa, certo. Siamo venuti alla Vuelta per vincere con Nairo o Valverde e lo sapevamo dall'inizio. Non mi ero mai trovato in una situazione del genere e, quando te ne rendi conto, ti succedono molte cose. Quando ci pensi a freddo, tutto cambia. Mi scuso’, le parole del catalano.
Di Soler parla anche Pablo Lastras, uno dei direttori sportivi della Movistar. "Ci sono le immagini e dobbiamo chiarire le cose. Non abbiamo ancora parlato con lui. Lui a Calpe ha perso tempo e gli abbiamo detto che avrebbe avuto un altro ruolo, non l'ha capito, quindi dovremo ripeterglielo. È bello avere un atleta di carattere come lui, ma deve iniziare ad ascoltare e maturare. Se vuole diventare un leader, deve passare attraverso il ruolo di gregario. Altrimenti, gli si fa un tutorial e gli si mostra cosa hanno fatto Indurain per Delgado e poi Delgado per Indurain. A questi ragazzi manca la memoria dei ciclisti’.
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