Due milioni di contributi per la preparazione olimpica e lo sport di alto livello, solo il calcio resta a secco. La Giunta del Coni ieri ha approvato l'ultimo stanziamento di fondi di competenza dell'ente Olimpico prima del passaggio definitivo della contribuzione alle federazioni da parte della nuova società Sport e salute. Lo stanziamento è stato operato dal Coni sulla base di criteri oggettivi che vedono la suddivisione delle federazioni in fasce in funzione dei potenziali atleti qualificabili ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020. La parte del leone ovviamente è toccata alla Federnuoto con 140 mila euro perché ha una partecipazione in Giappone stimata di oltre 50 atleti.
Alle federazioni con una stima tra 30 e 50 atleti (Baseball, Atletica e Pallavolo) vanno 120 mila euro. A quelle tra i 20 e i 30 atleti (Ciclismo, Canottaggio, Ginnastica e Scherma) toccano 90 mila euro, mentre alle federazioni tra 10 e 20 atleti (Basket, Judo, Lotta e Karate, Vela) spettano 70 mila euro.
Infine tra 5 e 10 atleti vanno 50 mila euro e 30 mila a chi potrà qualificare al massimo 5 atleti. In questo schema sono stati previsti fondi anche per l'alto livello alle federazioni non olimpiche e alle due olimpiche invernali (20 mila euro a testa). Unica esclusa da questa distribuzione è la Federcalcio che ha già visto le due Nazionali maschili e femminili fuori dai Giochi nel giugno scorso.
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