Si cade e si cadrà anche nelle prossime tappe, sempre. Come è sempre accaduto, in un Giro o in un Tour. Le cadute fanno parte di questo sport bello e spietato, ieri per le terre è finito uno dei grandi favoriti per la vittoria finale, l’uomo di Primavera, il danese Jakub Fugsang: per lui diverse botte e quattro punti di sutura. La crono di oggi preoccupa lo staff dell’Astana, e tutto dipenderà da come sarà trascorsa la nottata.
Stesso discorso in casa Bahrain Merida. A terra ci finiscono sia Mohoric che Caruso. Per lo sloveno un lieve trauma cranico, per il siciliano una forte contusione alla regione sacro-coccigea. «C’è stata una sbandata. Mi sono toccato con chi mi precedeva. La mia ruota si è rotta, sono caduto e mi sono arrivati altri addosso, tra cui Fuglsang. La botta è stata forte e un po’ mi preoccupa».
Emilio Magni, medico del Team Bahrain, a tuttobiciweb questa mattina ha spiegato: «Damiano ha riposato bene, e questo conta molto. Certo che adesso c'è la parte più delicata: salire in bicicletta. Attorno alle 11.30 saremo sul percorso per la ricognizione. Lì verifecheremo come sta realmente Damiano. Diciamo che abbiamo avuto un inizio molto complicato, in salita, speriamo di scollinare presto».
Alle 12.20 Paolo Slongo, raggiunto telefonicamente conferma: “Tutto bene, meglio del previsto”.