Non ha messo i manifesti, non ha organizzato cerimonie: per festeggiare i 25 anni della sua vittoria più bella, all’Alpe d’Huez nel Tour del 1994, Roberto Conti ha scelto il modo più semplice, una bella pedalata con gli amici sulle strade francesi. Lo scorso weekend l’ex professionista faentino, fedelissimo di Pantani, è partito con una squadra speciale, tutta formata da ravennati: quattro che abitualmente pedalano con lui (Mirko Assirelli, Mirko Tagliaferri, Marco Geri e Francesco Tamburini) e uno (Andrea Mondini) reclutato col doppio compito di direttore sportivo e autista del pullmino.
Col suo gruppetto, Conti non si è limitato a scalare la cima del trionfo: il sabato ha affrontato Colle dell’Agnello e Izoard, la domenica il Lautaret al mattino e al pomeriggio l’Alpe d’Huez. Dove ha percorso l’ultimo tratto vestendo la stessa maglia della Lampre che indossava quel 19 luglio, quando staccò tutti: stavolta, a precederlo, è stato Assirelli. Purtroppo, lo storico gregario del Pirata non ha avuto la soddisfazione di una foto sul quarto tornante, laddove abitualmente è posto il cartello col suo nome, secondo tradizione dei francesi che dedicano ogni svolta ad ogni vincitore di tappa: i cacciatori di souvenir domenica scorsa si erano impossessati proprio del suo.
Di soddisfazioni, Roberto Conti, che oggi ha 54 anni e lavora come promotore finanziario, ne ha comunque avuta un’altra: mentre scalava il Lautaret con Assirelli, è stato riconosciuto da alcuni cicloturisti che lo hanno fermato, congratulandosi con lui per quell’impresa e per la sua carriera. Carriera impreziosita da un altro successo, il Giro di Romagna, datato 1999: giusto vent’anni fa, motivo per cui a settembre è già in calendario un’altra pedalata con gli amici. In perfetto stile Conti.
da Il Resto del Carlino - Ravenna
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