Il secondo squillo italiano di questo Giro d'Italia Under 23 porta la firma di Nicola Venchiarutti. Il corridore del Cycling Team Friuli, nativo di Osoppo in provincia di Udine, ha regolato un drappello di sette corridori, interpretando nel migliore dei modi la situazione di gara che si era venuta a creare. Corridore molto veloce, in grado di vincere La Popolarissima di Treviso, si è dimostrato anche molto abile in salita.
«In salita riesco a difendermi abbastanza bene, ma la mia caratteristica migliore è sicuramente la velocità - racconta Venchiarutti a tuttobiciweb - I percorsi misti sono il terreno in cui mi trovo più a mio agio. Oggi sono riuscito a tenere le ruote dei miei compagni di fuga e poi sapevo di essere più veloce degli altri. Per un momento avevo anche perso contatto, ma mi sono gestito bene guardando il mio misuratore di potenza. Sono quindi riuscito a rientrare e a quel punto non ho più mollato le loro ruote. Anche quando è scattato Scaroni, non mi sono fatto prendere dal panico e non ho risposto personalmente. Alla fine è stata la scelta giusta».
Un successo di grande prestigio per il team friulano: «Puntavo a fare bene in qualche tappa. Avevo messo nel mirino quella di ieri, ma poi mi son trovato in fuga oggi e sono pure riuscito a vincere. Per la nostra squadra è stato un Giro positivo e questa vittoria è la ciliegina sula torta».
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