Torna in Valtellina il Giro Rosa, con nuovi entusiasmanti percorsi. Nel 2018 la più lunga e prestigiosa gara a tappe del panorama ciclistico internazionale era salita in Valgerola per poi proporre la cronoscalata da Lanzada alla diga di Campo Moro ai piedi del Bernina. Quest'anno invece due le giornate che toccheranno il territorio tra Sondrio e Valmalenco.
Martedì 9 luglio “tappone” con partenza a Ponte in Valtellina e arrivo inedito in vetta al passio Gavia (2.652 m), con oltre 100 km caratterizzati anche dall’iniziale scalata al Gran Premio della Montagna di Carona (1.063 m). Dopo il ritrovo alle 11 in piazza della Vittoria la carovana rosa passerà da Chiuro e, dopo avere attraversato il sottopasso della strada statale 38 (partenza km 0), salirà verso Castello dell'Acqua (via Sondi, località Cavallaro, via Cavallari, via Castello).
Mercoledì 10 luglio imperdibile la cronometro individuale di 12,1 km da Chiuro (315 m) a Teglio (819 m), con partenza della 6ª tappa in piazza Stefano Quadrio alle ore 11.
Le concorrenti partiranno distanziate di un minuto, mentre le ultime 10, prime della classifica generale, partiranno ogni due minuti. La media oraria prevista per la salita graduale senza violenti dislivelli sulla sponda destra del fiume Adda che, dopo Castionetto di Chiuro (560 m) e San Giovanni di Teglio (658 m), culmina a Teglio (819 m), dovrebbe consentire alle atlete di concludere la prova tra i 23 e 26 minuti.
Il 30° Giro d'Italia Internazionale Femminile 2019 andrà in scena in 10 tappe dal 5 luglio (Cassano Spinola) al 14 luglio (Udine).
Informazioni: www.sondrioevalmalenco.it
Sondrio e Valmalenco, nel cuore della Valtellina, è un territorio caratterizzato da una natura selvaggia, ma generosa, incastonato tra le Alpi Orobiche e Retiche, tra cui svetta, con i suoi 4.050 metri, il pizzo Bernina. Regno della neve d'inverno con 60 km di piste da sci, uno snowpark e una sconfinata offerta di attività all'aria aperta, tra montagne bellissime e maestose, sa regalare una scenografia di colori, profumi e sapori che mutano ad ogni stagione. Non mancano bellezze naturali, artistiche, storiche e scenari unici, come i terrazzamenti vitati, sul versante retico dell'Adda, sui quali si producono pregiati vini che ben si accompagnano ai migliori prodotti della tradizione enogastronomica valtellinese.
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