Primo squillo italiano al Giro d'Italia Under 23 e primi sorrisi per il CT della Nazionale Italiana U23 Marino Amadori. Dopo aver visto gli inglesi fare incetta di vittorie nei primi tre giorni, gli azzurri si sono scatenati nella frazione delle strade bianche con arrivo a Gaiole in Chianti. Ad alzare le braccia al cielo è stato Fabio Mazzucco, ma sono stati tanti i giovani italiani ad essersi messi in mostra.
Per prima cosa, Amadori ha voluto elogiare la grande performance del portacolori della Sangemini-Trevigiani: «Oggi è stata una corsa pazza, nelle prime due ore hanno fatto 45 km/h di media, a conferma di quanto sia andato forte oggi Mazzucco - spiega a tuttobiciweb - La sua è stata una prestazione di altissimo livello, perché se è vero che Zimmermann ha avuto un problema meccanico, era chiaro che Mazzucco aveva una gamba superiore. E questo mi fa particolarmente piacere, perché Zimmermann è un signor corridore. Mazzucco è giovane, è solo al secondo anno tra gli under, ma è già in orbita azzurra. L'avevamo portato alla Gand-Wevelgem e comunque è sempre andato forte sin da juniores. È un passista, che sa andare anche in salita, però su quelle lunghe non si è mai testato e penso sia curioso anche lui di vedersi all'opera. Domani sul Monte Amiata capiremo se potrà competere per la classifica generale».
È la conferma che poter già fare esperienze a livello professionistico aiuta a crescere fisicamente e mentalmente: «Ha fatto già tanta esperienza grazie alla Sangemini-Trevigiani, è importante che possano competere a quei livelli già da giovani. Perché tra i professionisti, soprattutto in salita, hanno un altro passo».
Di tappe, però, ne mancano ancora molte e, soprattutto, il dislivello crescerà notevolmente: «Sapevamo che per noi italiani il Giro iniziava oggi, perché nelle prime tre tappe non avevamo corridori adatti a competere con gli inglesi, anche se Ferri c'ha provato in tutti i modi. Oggi poi abbiamo visto in azione anche Covi, Conca, Konychev e Dalla Valle, che si è piazzato tutti i giorni ed è in Maglia Rossa. Siamo competitivi. Sul Monte Amiata mi aspetto che i corridori arrivati attardati oggi, tipo Bagioli o Sobrero, provino a muoversi. Comunque è ancora presto per fare bilanci, il vero Giro comincia domani. Anche chi ha perso diversi minuti oggi avrà l'opportunità di rilanciarsi in classifica. Nella tappa del doppio Mortirolo e poi in quella finale sul Passo Fedaia pioveranno minuti».
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