Che il Piccolo Giro di Lombardia, la classica del ciclismo internazionale per la categoria Under 23, fosse il trampolino di lancio per tanti giovani talenti del ciclismo italiano ed internazionale era verità appurata, ma l’ultimo Giro d’Italia che si è concluso domenica scorsa a Verona ne è stata una felicissima conferma. Tanti gli atleti che in giovane età sono passati da Oggiono, lasciando un segno o un bel ricordo nella classica organizzata dal Velo Club Oggiono, e che oggi hanno saputo ritagliarsi un ruolo importante anche nel ciclismo dei grandi.
Nel 2012 a Oggiono vinceva uno sloveno di talento di nome Jan Polanc che per due giorni quest’anno ha vestito la maglia rosa al Giro d’Italia. Accanto a lui sul secondo gradino del podio di Oggiono c’era il bergamasco Davide Villella, poi vincitore al “Piccolo” nell’edizione 2013, e che alla Corsa Rosa è stato uno dei gregari più preziosi in salita per il colombiano Miguel Angel Lopez dell’Astana. Terzo, sempre nel 2012, Enrico Barbin tra i giovani messi in luce dalla Bardiani-CSF.
Resterà negli annali della corsa, l’edizione 2014 con il trio delle meraviglie che ha regalato spettacolo nel finale: primo Gianni Moscon, secondo Dylan Teuns e terzo Pierre-Roger Latour. Nessuno dei tre era presente al Giro d’Italia, ma hanno avuto già modo di dimostrare tutto il loro talento anche in importanti classiche WorldTour. Dietro di loro, al quarto posto, ma primo al Gpm della Madonna del Ghisallo, quell’anno si era piazzato il francese Nans Peters che abbiamo ammirato splendido vincitore in maglia AG2R La Mondiale nella tappa del Giro con arrivo ad Anterselva.
Il 2015 è l’anno della doppietta Colpack firmata da Fausto Masnada e Giulio Ciccone, rispettivamente primo e secondo sul traguardo di Oggiono. Due nomi che all’ultimo Giro d’Italia sono stati tra i grandi protagonisti. Il bergamasco dell’Androni lo abbiamo visto spesso e volentieri all’attacco e ha vinto la tappa di San Giovanni Rotondo. L’abruzzese Ciccone della Trek-Segafredo ha vestito la maglia azzurra di miglior scalatore dall’inizio alla fine del Giro e ha vinto il tappone col Mortirolo.
Non dimentichiamo il veneto Andrea Vendrame, secondo nell’edizione 2016, tra i belgi Vanhoucke-Lambrecht, e che al Giro, nonostante un incidente meccanico, è riuscito a classificarsi al secondo posto nella tappa con arrivo a San Martino di Castrozza alle spalle del colombiano Chaves.
L’edizione 91 del Piccolo Giro di Lombardia è in programma ad Oggiono (Lecco) per domenica 6 ottobre 2019 con il presidente del Vc Oggiono Daniele Fumagalli e tutto il suo staff pronti a scoprire e lanciare nuovi talenti del ciclismo internazionale.
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