Nel 2016 Chad Haga rischiò non solo di smettere di correre, ma la vita. Fu il corridore a pagare le conseguenze peggiori dal brutale incidente stradale che coinvolse sei corridori della Giant Alpecin mentre si stavano allenando in Spagna e una signora inglese li investì. Bisogna ricordarlo per comprendere le cicatrici che porta ancora sul volto che oggi è rigato da lacrime di gioia e riscatto dopo tanta sofferenza.
Il 30enne texano conquista la sua vittoria più bella a Verona, la crono conclusiva del Giro d’Italia è sua. «Sono contento, non ho mai vinto una crono, non ho mai vinto in un grande giro. Questo successo è per tutti quelli che mi hanno sempre sostenuto, supportato, hanno creduto in me, è per mio papà che non è qui a vedermi, mia moglie che vorrei tanto fosse qui e non vedo l’ora di riabbracciare domani. Ho dato tutto, riuscire finalmente a vincere è un’emozione che non riesco a descrivere» racconta evidentemente commosso.
E ancora: «Oggi sentivo di andare veramente veloce, la crono di San Marino non si adattava a me come questa – spiega nella conferenza stampa - Pensavo solamente a spingere al massimo e di quanto mi sentissi bene».
Residente a Girona, in Spagna, Haga si diletta nel suonare il pianoforte: «Domani ho un volo molto presto, dopodichè avrò un bel caffè con mia moglie a Girona, magari in una bella terrazza al sole. Come colonna sonora di questa vittoria sceglierei una canzone drammatica, ma allo stesso tempo emozionante».
La crono di Verona era nella sua testa fin dall’inizio e non è un caso che non lo abbiamo mai visto in fuga a sprecare energie: «In gruppo c’erano altri cronoman che sono meglio di me, l'obiettivo era quello ti tenere fresca la gamba. In questa squadra mi trovo molto bene perché si lavora in maniera molto sistematica, che per me è meglio, una maniera scientifica e logica. Sono attenti ai dettagli e c’è una precisa pianificazione del lavoro».
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