Esteban CHAVES. 10. Il colibrì cerca di prendere il volo, nell’azzurro cielo di San Martino. Vuole tornare a volare, leggero e sorridente su questo traguardo. Cerca disperatamente questa vittoria, che lo riporterebbe in mezzo ai grandi, assieme ai grandi. Ritrova gioia e sorrisi. Trova l’abbraccio caldo di una madre, che piange lacrime di gioia. Lassù trova tutto: dove osano i colibrì.
Andrea VENDRAME. 9. Il ragazzotto dell’Androni Giocattoli si butta nella mischia e prova a monetizzare una giornata di fatica. Fa una corsa pazzesca, dimostrando talento e temperamento: stoffa. È lui a rintuzzare almeno quattro accelerazioni di Chaves, poi gli cade la catena e a San Martino gli girano le Pale. Oggi era il più forte.
Amaro ANTUNES. 7,5. Il portoghese della CCC entra nella fuga di giornata con François Bidard (Ag2r), Andrea Vendrame (Androni), Manuele Boaro (Astana), Manuel Senni e Giovanni Carboni (Bardiani), Pieter Serry (Deceuninck), Olivier Le Gac (Groupama), Eduard Chaves (Mitchelton), Canola e Santaromita (Nippo) e Marcato (UAE). Cerca il dolce dell’impresa, alla fine ci sarà solo un terzo posto: Amaro.
Giovanni CARBONI. 8. È giovane. Ha solo 23 anni, e per lui questo Giro è davvero un banco di prova estremamente importante. Oggi accetta la sfida: della montagna e della terza settimana. Alla fine è quarto: mica male il giovanotto.
Pietr SERRY. 6,5. Ha esperienza, tenuta, raccoglie il minimo sindacale.
Marco CANOLA. 7,5. È un passistone collaudato e rodato, alla fine prova il colpo: la strada sale dolcemente, ma sale e lo fa prima rallentare, poi scivolare indietro.
Manuele BOARO. 6,5. L’uomo Astana prova il colpo a sorpresa, ma non sorprende.
Manuel SENNI. 6,5. Ha il merito di provarci, di gettarsi nella mischia, ma è chiaramente troppo poco per un ragazzo con le sue doti.
Ivan SANTOROMITA. 6,5. Ha 35 anni, e la voglia di sfacchinare come i ragazzini. Va all’attacco, per provare a dare forma a sogni e programmi. Dopo l’impresa (perché di impresa si tratta) di Damiano Cima ieri, in casa Nippo Vini Fantini c’è morale e entusiasmo. C’è voglia di raccogliere. Ivan prova a seminare tutti, ma non ce la fa.
Miguel Angel LOPEZ. 6,5. Prova a risalire la china, prima del tappone. Guadagna 44”: non pochi, per mettere nel mirino Mollema. Domani lo sforzo finale, per provare a ritrovare almeno il podio. Secondo me ce la può fare.
Simon YATES. 5,5. Perde qualche secondo anche oggi: 4 per la precisione. Non sono segnali buoni.
Pavel SIVAKOV. 6. Paga le fatiche di una corsa dura e terribile. Il ragazzo è giovane, ma sta facendo un grande Giro.
Davide FORMOLO. 5,5. Lascia per strada anche oggi 1’07”: aggrappato.
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