C come Cataldo. Nel senso di Dario, corridore dell’Astana. In questo Giro è diventato popolarissimo perché nelle prime due tappe di salita, mentre era in fuga, è stato fermato per aspettare Lopez: in squadra è già stato ribattezzato CatAlt. Decisioni che ha accettato con grande disciplina, come nella sua natura: vincitore di un Giro baby, tra i professionisti, anziché cullare ambizioni si è ritagliato un ruolo da aiutante e lì si è fermato. Si è arreso a questo destino il giorno in cui il meccanico gli ha montato sulla bici un cambio a cinque velocità: alt, stop, interrotto, fermo e bloccato. Quando gli hanno affidato questo compito, i suoi tecnici lo hanno motivato: è un incarico di prestigio, non seconDario. Per riuscire a svolgerlo alla grande, cura rigorosamente la preparazione: golosissimo, passa continuamente davanti alle vetrine delle pasticcerie perché sa che davanti ai dolci è difficile fermarsi. Si è anche offerto volontario per la campagna di Save The Children: non poteva dire no a un’organizzazione che le guerre punta a fermarle. Alla sera, prima di dormire, rivede spesso il dvd di ‘Torna a casa Lassie’: quando gli viene sonno, lo ferma. Ha sempre detestato le ragazze che lo salutavano senza fermarsi, è aperto nel dialogo con tutti, compresi quelli che lo interrompono: per lui l’educazione è un punto fermo. E’ bravissimo ad ascoltare gli altri, specialmente quelli che, davanti a una mossa sbagliata, gli urlano ‘fermati’. Gli piace andare a trovare i parenti all’ora di pranzo: ne approfitta per fermarsi. Quando non è in bici, si muove in tram: è l’unico mezzo che si prende alla fermata. Ma è al ciclismo che deve la sua popolarità, anche se da piccolo sognava di avere una sorte diversa: essere affermato più che fermato.
N come numeri. Nel senso di cifre. E’ un modo per spiegare le corse, anche se non sempre è conveniente imbattersi in chi li dà. Con l’arrivo delle salite, se ne moltiplica l’uso, specialmente in Rai: fra watt, kilowatt (per i più pesanti), microwatt (per i meno attenti all’igiene) e nanowatt (per i piccoli di statura), sembra di ascoltare la lettura di una bolletta elettrica. Servirebbe senso della misura: vale a dire, spiegare cosa significano questi dati. A forza di elencare cifre, si rischia che i conti non tornino: fra percentuali di grasso (altissime, sul palco tv), test di consumo di ossigeno, rapporto peso/potenza, valutazioni biomeccaniche e applicazioni dell’intelligenza artificiale, si è sentito persino parlare di ‘un corridore che pesa 10 watt in meno’. Come saltare in lungo nove chili.
p. s. Per chiarezza, è doveroso segnalare che la Vam citata e non spiegata nella diretta della corsa è la velocità ascensionale media, una valore che indica come il corridore percorre la salita: i Valori Agricoli Medi di alcune provincie della pianura padana e la Vigilanza Aeronautica Militare non c’entrano.
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