Arnaud DEMARE. 10. Una liberazione! Lo grida il transalpino, che fin qui aveva avuto forse la squadra più forte, ma era stato capace di perdere tutte le volate. Oggi non c’è da dire nulla, se non che i suoi compagni di squadra, con Jacopo Guarnieri in testa, sono stati semplicemente fantastici.
Elia VIVIANI. 5,5. Sembrava quasi un gioco da ragazzi, ma nello sport, e men che meno nel ciclismo, nulla è scontato. Elia perde perché Demare è più bravo, punto. C’è poco da dire, tanto è vero che è lo stesso veronese ad ammetterlo. E questo gli fa onore. Domani è un altro giorno, speriamo che l’esito della volata sia diverso.
Rudiger SELIG. 8. Dopo il volo di gruppo causato da Pascal Ackermann (voto 4), il tedesco cerca di sostituire il capitano e porta a casa un buon terzo posto.
Caleb EWAN. 5,5. L’australiano è messo benissimo, e ad un certo punto sembra essere il più lesto a passare. Ma non passa.
Giacomo NIZZOLO. 6. Passano i giorni e lui sale di tono. Se tiene duro, si toglierà almeno una soddisfazione.
Davide CIMOLAI. 6. È sempre lì, che naviga nelle posizioni di testa. È bravo ad evitare la caduta.
Manuel BELLETTI. 6. Non è un fulmine di guerra, ma porta a casa un piazzamento che fa comodo a tutta la squadra.
Giovanni LONARDI. 6. Il bimbo della Nippo Vini Fantini prende le misure: è all’altezza.
Sho HATSUYAMA. 7. Il Nippo della Nippo Fantini va all’attacco e dà un senso alla giornata: sua e nostra.
Luca COVILI. 7. Il ragazzo della Bardiani Csf è di Pavullo nel Frignano: è di queste zone. Conosce le strade, l’italiano più giovane del Giro d’Italia, e tanti conoscono lui. Oggi imparano a conoscerlo un po’ tutti.
Patrick SERCU. 10. Il signore delle piste ci sapeva fare anche su strada. Al Giro del ’74 si aggiudica la 10a tappa, la Carpegna-Modena. Una delle sue 13 affermazioni “rosa”: quarantacinque anni fa. Il grande Patrick è mancato il 19 aprile scorso, e visto che si arriva Modena, dove ha scritto parte della sua storia, lo ricordiamo.
Se sei giá nostro utente esegui il login altrimenti registrati.