Moreno Moser lascia il ciclismo. Definitivamente. A soli 28 anni l'ultimo rampollo della dinastia trentina ha deciso di chiude la sua carriera. «Smetto perché non riesco più ad essere competitivo, sono nato vincente ma i momenti down hanno cominciato ad essere troppo lunghi rispetto ai picchi di forma. Non ho malattie o virus, sono solo così».
Moser era approdato nello scorso inverno alal Nippo Fantini per cercare una ripartenza dopo un paio di stagioni difficili alla Astana ma in realtà non ha mai trovato il colpo di pedale giusto. E al Tour of the Alps, dopo essere giunto ultimo nella prima tappa, nella seconda ha messo piede a terra per l'ultima volta in carriera. E ora appende la sua bici al chiodo, per voltare pagina.
Il primo a commentare sui social la notizia è stato Davide Cassani, ct azzurro: «Dispiace leggere “smetto di correre” perché ho sempre pensato che tu avessi i numeri per vincere grandi corse. Non hai mai amato le mezze misure, o tutto o niente. A 28 anni ti sei reso conto che “non riuscivi più a tenere i picchi di forma per le performance che ti competevano” e dici basta. Personalmente volevo ringraziarti per l’impegno e l’attaccamento alla maglia azzurra. Sia ai mondiali a crono nel 2015 che agli europei 2016 hai corso e onorato l’impegno ottenendo piazzamenti importanti. La foto che ho voluto mettere è la tua vittoria, l’ultima, al Trofeo Laigueglia. Ci vuole coraggio e determinazione nel dire basta a 28 anni e quel coraggio e quella determinazione ti saranno utilissimi anche ora dal momento che dovrai intraprendere un’altra strada, e senza quella bicicletta che ti ha accompagnato fino a oggi. Ho voluto scrivere questo post per ringraziarti per tutto quello che hai fatto per la nostra nazionale. Sei forte, con o senza bici».