Nei mesi scorsi il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti del Governo Conte Danilo Toninelli si era esposto pubblicamente promettendo che si sarebbe speso personalmente per rendere le strade d'Italia più sicure per chi pedala, appoggiando la petizione #SiamoSullaStessaStrada (potete firmarla anche voi su change.org/SiamoSullaStessaStrada).
A ricordargli quest'impegno, in occasione del Giro d'Italia, arriva puntuale l'Associazione Corridori Ciclisti Professionisti Italiani guidata da Cristian Salvato. A scrivere al ministro queste brevi righe che rilanciamo con piacere sono Marco Cavorso, papà di Tommaso (per tutti Tommy, ucciso a 13 anni mentre si stava allenando in sella alla sua bicicletta) e delegato alla sicurezza di ACCPI; Alessandra Cappellotto, prima campionessa del mondo di ciclismo della storia italiana e rappresentante dei corridori a livello nazionale (ACCPI) e internazionale (CPA); Paola Gianotti, l'Alfonsina Strada dei giorni nostri, che sta pedalando sulle strade del Giro per sensibilizzare gli utenti della strada ad essere più rispettosi nei confronti dei ciclisti, di qualsiasi genere.
Ministro si ricorda di noi?
Siamo proprio noi, quelli del metro e mezzo, in bici questa volta non più in giacca e cravatta come nel suo ufficio a Roma. Paola pedalerà i 3600 km del Giro d'Italia in solitaria in favore del rispetto della vita dei ciclisti urbani e sportivi nelle nostre strade. Noi non potevamo mancare alla sua partenza da Bologna.
Venga a pedalare con Paola, poi sarà più chiaro anche a lei perchè non possiamo attendere oltre per modificare il codice della strada e adottare, come in Europa e nel mondo, una distanza minima di 1,5 metri per sorpassare un ciclista.
La aspettiamo.
Faccia presto.
Marco Cavorso
Alessandra Cappellotto
Paola Gianotti
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