Tutto secondo i piani per Miguel Angel Lopez e l’Astana dopo la cronometro inaugurale del Giro d’Italia. Il colombiano, in un terreno che non sempre gli ha sorriso, ha terminato con lo stesso tempo di Tom Dumoulin, a pochi secondi da Vincenzo Nibali e Simon Yates.
Giuseppe Martinelli, maestro dei Grandi Giri, lancia il suo protetto: «Lopez è andato veramente forte, quindi sì, siamo soddisfatti. Il tempo è stato in linea con quello dei primissimi, ma ciò che ci ha fatto più piacere è il fatto che sia riuscito a fare un buon tempo nel tratto di pianura, il che significa che è in grande condizione».
Primoz Roglic ha però subito messo in chiaro che per la Maglia Rosa bisognerà passare sul suo cadavere: «Sapevamo che Roglic fosse il più forte, per me non è una novità, l’ho detto fin dall’inizio. Nei prossimi giorni in Maglia Rosa speriamo cali un pochino, perché ora come ora è quasi intoccabile, fa davvero paura. Dobbiamo riuscire ad arrivare a Riccione con un distacco colmabile, visto che poi arriverà il terreno a noi prediletto, ovvero le montagne. Possiamo crescere ancora un po’, siamo preparati soprattutto per le tappe impegnative e lì vogliamo lasciare il segno».
Pello Bilbao ha chiuso 11°, ma per lui ci sarà poco spazio per le ambizioni personali: «Agli altri membri avevamo detto di fare la cronometro nel modo in cui preferivano. Pello Bilbao è un grande scalatore, quindi è normale che sia arrivato nelle prime posizioni. Avere più di un corridore nelle prime posizioni? Siamo venuti qui per fare classifica con Lopez e l’obiettivo è di far bene con lui; è normale che la classifica degli altri debba venire un po’ sacrificata».
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