Il Santuario di San Luca era la prima insidia di questo Giro d’Italia e Vincenzo Nibali si è fatto trovare pronto. Uno sforzo così breve, ma brutale, poteva risultare indigesto se non in grandi condizioni di forma. Il siciliano ha però dimostrato di avere già un ottimo colpo di pedale, a conferma del fatto che la preparazione degli ultimi mesi sta dando i suoi frutti.
Pur sorpreso dalla strapotenza di Primoz Roglic, sorride anche il suo allenatore Paolo Slongo: «Siamo soddisfatti: tranne Roglic, che è andato veramente forte, e Yates, Vincenzo è riuscito a guadagnare qualcosina su tutti gli avversari – spiega a tuttobiciweb -. La prestazione è stata sicuramente buona, sapevamo che Roglic avrebbe potuto vincere, anche se speravamo lo facesse con meno secondi di distacco. Abbiamo appena iniziato, l’importante era stare tra i primi e acquisire fiducia e ci siamo riusciti. Penso che la scelta di tenere la bicicletta da crono sia stata giusta, visto che in uno sforzo breve come questo rischi di spezzare il ritmo all’atleta. A cambiarla i più bravi impiegano dieci secondi, considerando il fatto che non si può spingere l’atleta per più di 100 metri, penso che abbiamo fatto bene».
L’arrivo di domani a Fucecchio non dovrebbe regalare sorprese, anche se le previsioni meteo non sono l’ideale per passare una giornata tranquilla in mezzo al gruppo: «Domani è previsto brutto tempo, quindi potrebbe esserci qualche insidia, anche se penso non cambierà la classifica generale. La cosa bella di non avere la Maglia Rosa è che non avremmo il dovere di controllare la corsa, visto che mettere subito alla frusta la squadra potrebbe essere uno svantaggio a lungo termine»>.
Oggi hanno risposto presente anche Damiano Caruso e Domenico Pozzovivo, chiamati a fare da scudieri allo Squalo nelle prossime frazioni: «Troppo spesso si dice che la nostra squadra non sia particolarmente attrezzata, invece credo che siamo un buon team, con sei elementi italiani su otto, che si conoscono molto bene e fanno un ottimo gruppo. E’ una squadra che ha fatto già training camp e corse insieme, sa come muoversi, e penso che lo dimostrerà nelle prossime tappe».
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