Non è necessario essere folgoranti come Curzio Malaparte: la bicicletta “in silenzio trafigge lo spazio, in silenzio penetra nel tempo. Senza un briciolo di pudore, viola tutti i misteri del paesaggio, dell’orizzonte, della natura”.
Non è indispensabile essere lapidari come Mario Ferretti: “Un uomo solo al comando, la sua maglia è biancoceleste, il suo nome è Fausto Coppi”.
Non è richiesto essere liberi come Gianni Brera: “Ha il volto ingrommato di polvere e di sudore. Arianne bianche gli chiazzano la maglia color carota. Si arrabatta a smontare la ruota anteriore: addenta la gomma e la stacca, in affanno, dal cerchione. Il mastice indurito non vuol uscire. Lui si dispera, mugola, geme”.
Non è previsto essere veri come Franco Cordelli: “Eppure un paese reale esisteva davvero. Scipione lo aveva scoperto quella primavera, seguendo il Giro d’Italia. Si alzava presto tutte le mattine e vedeva persone e cose che non aveva mai visto prima. Credeva che esistessero solo nei sacri testi. La sua nuova vita, essere diventato un cronista sportivo, gli aveva portato, se non altro, questo bene, questa illusione di verità o di sopravvivenza”.
Non è possibile essere cantastorie come Gian Paolo Ormezzano: “Erano quelli i rapporti fra giornalisti e atleti. Remavamo tutti sulla stessa galera. Ci rispettavamo, ci aiutavamo, ci volevamo bene. Nel ciclismo poi i corridori erano tutti come inconsciamente memori dei tempi eroici in cui i giornalisti inventavano le corse, le organizzavano, le seguivano, le raccontavano e pazienza se in pessimo italiano”.
Non è obbligatorio essere poetici come Claudio Gregori: “Nella foresta di Compiègne, dove i re di Francia andavano a caccia, Bottecchia fora e diventa preda. Corre trafelato tra querce e faggi come il cervo che non vuole morire”.
Per partecipare al concorso letterario “Scateniamoci” basta molto meno. Organizzato dalla Fiab di Siena (Federazione italiana amici bicicletta) e Unicoop Firenze (sezione soci di Siena), si rivolge a tutti, gratuitamente, e ha come tema la bicicletta.
Spiegazione: la bicicletta è l’unica catena che vuol dire libertà. Obiettivo: promuovere e incentivare l’uso della bici come strumento per la mobilità quotidiana, il tempo libero e lo sport. Il regolamento può essere consultato e scaricato sui siti www.adbsiena.it e www.coopfirenze.it/sezioni-soci/siena. Per informazioni Vincenzo Orso, tel. 3395194783, e Giampiero Pacchierotti, tel. 3341911461.
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