Brutte notizie in casa A&V Prodir per Antonio Zullo e Federico Vivas. Per lo sfortunato scalatore laziale si prospetta uno stop di almeno sei mesi. Mentre, sono molto meno preoccupanti le condizioni dello sprinter argentino, già vincitore di due corse quest’anno (e caduto in gara), che dovrà stare fermo per tre settimane.
Ma partiamo da Antonio Zullo. 25 anni di Frosinone e pupillo di Franco Chioccioli nel finale di stagione 2017 è stato vittima di una brutta caduta nella quale ha riportato frattura del femore, con la testa del femore stesso che si era distaccata completamente dal resto dell’osso.
Nel 2018 Zullo non ha mai trovato il giusto colpo di pedale, anzi accusava un dolore lancinante ad ogni pedalata e anche a riposo non riusciva ad avere una completa flessione ed uso normale della gamba.
I test clinici avevano individuato che le viti che fuoriuscivano dall’osso creavano una grave infiammazione ai tessuti e non c’era altro da fare se non attendere il tempo necessario alla rimozione delle stesse.
In casa Amore & Vita – Prodir Zullo è stato accolto a braccia aperte, gli è stata rinnovata la fiducia per il 2019, poi nel mese di dicembre finalmente è arrivato il momento del fatidico intervento.
Dopo il normale decorso, però, Antonio ha sentito di nuovo il dolore riacutizzarsi e peggiorare drasticamente anche rispetto a prima dell’intervento di rimozione delle viti.
I medici a questo punto l’hanno sottoposto ad altri test e la diagnosi è stata impietosa: necrosi della testa del femore. Una notizia a dir poco scioccante per un giovane ragazzo di soli 25 anni. A questo punto gli sono state date due opzioni: o tentare una cura sperimentale a base di cellule staminali o l’inserimento di una protesi.
Com’è facile immaginare, a Zullo è crollato il mondo addosso ma alla fine ha deciso di optare per la protesi, in quanto quelle che mettono oggi sono veramente all’avanguardia e gli consentiranno di risalire in bicicletta nel giro sei mesi dall’intervento.
«Due giorni fa Antonio è venuto da noi insieme a Chioccioli e ci ha dato la scioccante notizia. E pensare che era iscritto al Trofeo Laigueglia e tutti eravamo entusiasti perché credevamo che finalmente fosse uscito da questo tunnel - racconta Cristian Fanini -. “Queste sono notizie che non vorresti mai sentire, soprattutto perché Antonio è giovane e, a prescindere dal ciclismo, ha tutta la vita davanti. Come team gli staremo vicino: starà a lui capire se dopo l’intervento vorrà continuare a correre o no, da parte nostra lo sosterremo in tutto e per tutto».
Purtroppo anche dall’Argentina non arrivano buone nuove, dato che lo sprinter Federico Vivas, già a segno nel 2019 in due occasioni, è caduto nel corso della 3° tappa del Doble Bragado quando era in testa a ben tre classifiche, tra cui quella generale e quella a punti. Per il giovane campione panamericano in carica una brutta lussazione alla spalla che lo terrà fuori dalle competizioni almeno per tre settimane. Peccato perché il “Pitbull” aveva già dimostrato grandissime doti in questo scoppiettante avvio di stagione e aveva in programma di essere protagonista a Le Samyn in Belgio all’inizio di marzo.
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