La stagione 2019 si apre con una serie di fondamentali novità per quanto riguarda il futuro dell’Union Européenne de Cyclisme, in modo particolare nell’ambito della sua struttura dirigenziale che, a partire dalle prossime elezioni (nella primavera del 2021), assumerà una fisionomia diversa e rinnovata rispetto a quella attuale.
Il Direttivo riunitosi a Bogense (Danimarca) lo scorso 2 febbraio ha approvato alcune proposte di modifica degli statuti che saranno sottoposte all’approvazione dei delegati delle Federazioni Nazionali durante la prossima Assemblea Generale in programma a Roma (Italia) il 10 marzo.
Le modifiche statutarie più importanti riguardano soprattutto l’aspetto dirigenziale della UEC che cambierà nella propria composizione. Il mondo sportivo, grazie all’impulso del Comitato Olimpico Internazionale e dell’Union Cycliste Internationale, sta mutando profondamente i propri assetti per quanto riguarda le posizioni in ambito dirigenziale che vedono coinvolte un numero sempre maggiore di donne; proprio per questo la UEC sarà la prima federazione a modificare i propri statuti garantendo e promuovendo al suo interno la presenza delle donne come segue:
-almeno due donne presenti nel Direttivo UEC (composto da 7 componenti)
-almeno quattro donne presenti tra i Delegati votanti Europei (15 componenti)
-almeno due donne presenti tra i componenti Europei del Direttivo UCI (7 componenti Europei)
Il comitato direttivo ha inoltre approvato l’istituzione della Commissione Paraciclismo che sarà presieduta dall’olandese Simon Meijn e che avrà come membri Carol-Eduard Novak (Romania), medaglia d’oro ai Giochi Paralimpici di Londra 2012 e argento a Pechino 2008, Denis Toomey (Irlanda), Jon Pett (Gran Bretagna) et Dennis Harlov Madsen (Danimarca).
Durante il direttivo è anche stato approvato il piano di sviluppo strategico per il quadriennio 2019/2022. Rocco Cattaneo, Presidente dell’Union Européenne de Cyclisme: “Ci apprestiamo ai prossimi quattro anni con un’agenda particolarmente intensa ed impegnativa sotto l’aspetto organizzativo ma era necessario un cambio di marcia in virtù della profonda mutazione che sta subendo il nostro sport e la società più in generale. Quello di Roma sarà un appuntamento storico in quanto per la prima volta vedrà svolgersi nella
stessa sede il Congresso Annuale della UEC e della CAC (Confédération Africaine de Cyclisme) al quale parteciperanno i rappresentanti delle 102 federazioni nazionali affiliate ai due continenti.
Dopo aver apportato una serie di novità in ambito agonistico tra le quali la parificazione dei chilometraggi delle prove a cronometro dei Campionati Europei su strada, il riconoscimento dell’attività e-bike, la parità di montepremi per le categorie maschili e femminili o l’istituzione del Campionato Europeo Ciclocross per la categoria Donne Junior, non potevamo certo esimerci dalla condivisione della politica dell’Union Cycliste Internationale per quanto riguarda le nuove discipline che daranno un ulteriore valore aggiunto alla consolidata attività tradizionale. Siamo inoltre convinti che una maggiore presenza di figure femminili in ambito dirigenziale della nostra confederazione possa dare un apporto fondamentale alla crescita e allo sviluppo del nostro sport che ne trarrà grandi benefici.”
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