Hanno fatto tanta strada insieme, hanno battagliato sui traguardi più importanti del mondo e ora rilanciano: Vincenzo Nibali e la FSA di Claudio Marra daranno ulteriore slancio ad una collaborazione nata nel 2008 ai tempi della Liquigas Cannondale. Una collaborazione chè è sfociata in una vera amicizia, con la frequentazione delle famiglie: Marra conquistato dal fatto che Vincenzo è sempre stato un maniaco della tecnologia, il siciliano che ha sempre trovato le risposte giuste sotto l’aspetto tecnico e del miglioramento delle performance.
E ora da questa collaborazione nascono da anni manubri da crono e protesi sempre più performanti.
Siamo a Busnago, in Brianza, dove ha sede la FSA Europe: al tavolo presidenziale con Vinceno e Claudio siedono il professor Antonino Cassisi e Gustavo De Cicco Kia Motors: quest'ultimo illustra un'altra grande novità, vale a dire la fornitura di automobili Kia non solo al Team Bahrain Merida ma anche alla squadra corse FSA.
Brent Colpeland, team manager della Bahrain Merida entra nel tecnico e spiega: «Fsa è sinonimo di precisione e soprattutto di grande disponibilità. Noi abbiamo deciso di migliorarci ulteriormente con un nuovo responsabile delle crono come David che ha il compito di sviluppare tutto il comparto crono. E FSA è il partner ideale».
Da sempre, Nibali e FSA sono al fianco del progetto Cycling for Armenia: «Abbiamo ultimato la sala operatoria in Armenia, siamo pronti per lavorare laggù - spiega il professor Cassisi - quindi adesso saremo noi ad andare ad operare la, senza dover portare bimbi qui da noi e soprattutto voglio sottolineare che il nostro grade obiettivo è fare in modo di portare ricerca direttamente a casa loro e aiutare quel popolo a diventare autonomo nella cura dei suoi bambini».
Ed ecco il microfono che passa a Vincenzo Nibali, subito chiamato a rispondere di uan sfida automobilistica: «Chi è il più bravo a guidare l'ammiraglia? Dovremmo fare dei test drive - dice Nibali- ma Slongo è parecchio bravo. Così come Verbruggen e Pelizzotti, che ha già fatto vedere le sue doti nel kartı.
CORSE A TAPPE. «Quest’anno il doppio appuntamento Giro e Tour non è per puntare alla doppietta, ma la corsa rosa è il primo obiettivo, poi vedremo. Per il Tour forse è più verosimile pensare alle tappe, cercare di essere protagonisti senza pensare alla classifica».
PROGRAMMA. «Il 4 febbraio vado al Teide. Al mio ritorno disputerò lo UAE Tour e nell'occasione ci sarà anche la presentazione ufficiale della squadra. In Italia correrò il Tour of The alps. Bello è anche il giro di Sicilia, ma per quello dobbiamo ancora vedere».
LIEGI. «La Liegi? Non sarebbe male. Il nuovo arrivo della Doyenne? Cambia molto, dovrò vederlo prima di dare un giudizio».
FRENI A DISCO. «Se userò i freni a disco? Dipende. Forse nelle tappe di pianura».
FUTURO. La domanda arriva ad Alex Carera: "tra pochi giorni vi siederete attorno ad un tavolo per discutere e con tuo fratello Johnny richiate un conflitto di interessi...". «Nulla di tutto questo, perché io all'interno del Team Bhrain Merida ho un ruolo preciso e mi occup di marketing, mentre le decisioni sui contratti spettano a Brent Copeland, a Milan Erzen, ai nuovo soci della McLaren e naturalmente al principe Nasser bin Hammad Al Khalifa».
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