LIBRI | 16/11/2018 | 07:38
Book City, la manifestazione che sta animando Milano in questi giorni, propone domani un appuntamento con il grande ciclismo. Sabato 17 Novembre all’Acquario Civico in via Gadio 2 a Milano, infatti, ci sarà la presentazioen di "In fuga", il nuovo libro di Davide De Zan.
Sarà l’occasione per ascoltare storie di Campioni e di Ciclismo: da Pantani ad Armstrong, da Cipollini a Ballerini, dal Diablo Chiappucci a Casartelli e via elencando, tra vittorie, retroscena e qualche segreto svelato...
IN FUGA
di Davide De zan
Piemme Edizioni - euro 18,50
«Ti confido un segreto, Davide: per me il ciclismo è la vita. Io non corro, io vivo per essere un corridore. E quando è il momento di attaccare, qualcosa dentro di me mi dice "Vai Marco"»
Una figura solitaria spunta dalla nebbia, mentre tutto intorno infuria una tormenta di neve. Sfreccia via veloce, e un attimo dopo la nebbia torna a inghiottirla. Appena alle sue spalle, ecco un gruppo di inseguitori. Sono fradici, semiassiderati, eppure vanno avanti, i muscoli tesi fin quasi a scoppiare, i volti contratti per l'enorme fatica. Ai lati della strada, le persone infagottate nei loro pesanti cappotti esplodono in un grido unanime di incitamento... Se esiste uno sport omerico, è senza dubbio il ciclismo: nessun'altra disciplina sa essere altrettanto epica e feroce, tragica e bella. È una magia fatta di passione e sacrificio, di gioia e dolore, di rabbia e amicizia: emozioni impossibili da illustrare con un'equazione. Per comprenderlo, lo devi raccontare: le battaglie più celebri e i duelli più agguerriti, ma anche i risvolti nascosti e gli inganni. Come ogni epica che si rispetti, anche il ciclismo ha i suoi eroi e i suoi antieroi, i suoi giovani valorosi caduti troppo presto, i suoi campioni colpiti dall'invidia degli dèi. Mario Cipollini, Fabio Casartelli, Lance Armstrong, Marco Pantani... Sono molti i protagonisti che hanno inciso il loro nome nella leggenda di questo sport. E hanno storie formidabili, buffe, dannate e commoventi da raccontare. Serviva solo un testimone privilegiato, uno che le ha viste e vissute in prima linea, come gli antichi bardi che seguivano i guerrieri sui campi di battaglia e ne immortalavano le gesta. Davide De Zan è uno così.
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