Ha 24 anni, è di Scandicci (FI) e proviene da una famiglia di corridori. In casa Meucci infatti da sempre si mangia pane e ciclismo. Il nonno e poi il padre, lo zio e perfino la sorella, sono stati tutti ciclisti (la sorella lo è tutt’oggi e corre da professionista nel team UCI Zabri – Fanini, di Manuel Fanini nipote di Ivano), tutti tremendamente innamorati delle due ruote.
A vederlo ricorda tanto un corridore di altri tempi, con fisico solido e possente. Uno di quegli atleti fiamminghi di fine anni 80 che attaccavano senza paura e senza apparente tatticismo, mossi quasi esclusivamente dalla grinta, dalla determinazione e dalla forza di volontà. Uno alla Dirk De Wolf o alla Eddy Planckaert tanto per fare un paragone.
Andrea Meucci è così: è un diamante grezzo, che va lavorato , raffinato e valorizzato. Un atleta dalla grinta irrefrenabile e soprattutto dalla potenza devastante “a vedere un suo test c’è da rimanere letteralmente senza parole” – commenta Cristian Fanini. Semplicemente Meucci è un ‘guerriero’ dalla forza fuori dal comune, con dei margini di miglioramento incredibili “nemmeno lui stesso ha la vaga idea di quanto ancora possa migliorare” sostiene a gran voce il suo tecnico e mentore Gian Luigi Parenti che insieme al d.s. Alessandro Scarselli (ex atleta di Ivano Fanini) gestisce la squadra.
E così, con una stagione 2018 ricca di soddisfazioni, a dire il vero la prima vissuta con la più totale serenità e dedizione alla bicicletta, si è conquistato un passaggio al professionismo nel team Amore & Vita – Prodir di Ivano Fanini che dall’inizio dell’estate ha cominciato a seguirlo personalmente e lo ha voluto fortemente in squadra.
“Di solito lascio quasi sempre che sia mio figlio Cristian a selezionare gli atleti – spiega il patron di A&V - ma in questo caso sono stato io in prima persona a volerlo in squadra. Meucci ha una storia particolare che mi ha appassionato ed il suo modo di correre e combattere senza mai mollare mi ha davvero conquistato. Voglio ricordare agli scettici - che magari lo hanno visto andar forte solo quest’anno - che lui ha vissuto degli eventi delicati che lo hanno frenato. Ha subito ben due operazioni al cuore e soltanto in questa stagione ha potuto fare il corridore al 100% ed i risultati si sono visti subito. Ha conquistato con una prestazione da manuale, una gara storica come il G.P. del Cuoio e delle Pelli a Santa Croce sull’Arno che è una delle corse che più piacciono al C.T. Davide Cassani. Una gara durissima di quasi 200 km che ha visto al via 180 atleti tra i più forti del panorama ciclistico internazionale e solo in 26 l’hanno portata a termine. Poi ha ottenuto altri ottimi piazzamenti che sarebbero potuti essere vittorie. Addirittura al Cuoio e Pelli da tanto che è andato forte, c’erano dei D.S. che pensavano che avesse il motorino nella bici. A mio avviso il motorino ce l’ha nelle gambe e sono sicuro che il prossimo anno, con più esperienza e una gestione diversa della gara potrà da subito mettersi in evidenza anche tra i professionisti. A me personalmente ricorda molto Francesco Moser (simile anche nel peso ed altezza, Andrea pesa 76 kg. ed è alto 1,82) però vedremo sulla strada cosa sarà capace di fare. Di sicuro credo che sia la migliore scelta che potevamo fare tra tutti quelli che avevamo selezionato o che c’erano stati proposti. Atleti come Corradini (che è stato anche stagista nelle nostre file), Fiorelli che corre nel Gragnano e tanti altri, tutti ragazzi erano interessanti e di sicuro talento ma che alla fine non mi hanno colpito quanto questo ragazzo. Poi, voglio pensare che sia stato il mio indimenticabile amico Alfredo Martini ad avermelo mandato. Ad Alfredo ero molto vicino, basti pensare che fu perfino presente al mio matrimonio 43 anni fa insieme al ‘Presidentissimo’ Rodoni. La Sestese era la sua prima squadra. Con questa maglia addirittura vinse il Giro dell’Appennino nel 1947 da professionista indipendente e poi ne è stato il Presidente onorario fino al giorno della sua morte. Ed è anche per lui che insieme a Scarselli abbiamo deciso di affiancare questa storica società, un sodalizio che orami portiamo avanti con orgoglio da diversi anni. Meucci è il primo corridore di questo nostro vivaio a fare il grande salto e speriamo che sia il primo di una lunga serie” conclude il patron di Amore & Vita – Prodir.
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