Una vittoria al fotofinish preziosissima per Manuel Belletti che suggella un ottimo lavoro dell’Androni Giocattoli nel finale della terza tappa del Tour of Hainan 2018. Lo sprinter cesenate si è imposto in una frazione che ha ricordato per certi versi quella di Muar conquistata allo scorso Tour de Langkawi (quando era nella fuga decisiva) con un chilometraggio importante e un caldo davvero impressionante.
Le sue impressioni a fine gara, con il file audio da ascoltare.
Hai vinto la tappa più lunga e, finora, più calda
«Sono molto contento dopo una tappa veramente calda e lunga oltre 230 km. Abbiamo interpretato al meglio l’arrivo, la squadra è stata super per tenermi nelle prime posizioni. All’ultima curva ci eravamo un po’ persi perché è difficile mantenere le posizioni anche se sei tutti in fila della stessa squadra c’è sempre qualcuno che entra senza chiedere il permesso. Nel finale sono stati tutti bravissimi, Ballerini ha fatto un lavoro eccezionale perché è venuto a prendermi e portarmi ai -250 metri, da lì sono partito. Ho sentito di non avere gambe perfette ma sono riuscito a tenere e a tenere il vantaggio che avevo; è andata bene così».
La fuga ha preso un largo vantaggio, avete mai tenuto potesse arrivare?
«No, perché nella fuga mancavano uomini di squadre con interesse nelle volate. Siamo stati tranquilli perché sapevamo che sarebbero stati ripresi. Anche se il vantaggio è arrivato oltre i 6 minuti, con un gruppo di cinque corridori e con una tappa di 230 km dovevano andare veramente forte per arrivare al traguardo. Altre squadre hanno preso l’impegno di tenere chiuso, le volate hanno dimostrato di essere un terno al lotto sin dal primo giorno. Non volevamo sprecare uomini per usarli nel finale. Cosa che abbiamo fatto ed è andato tutto al meglio».
Una vittoria per finire al meglio l'anno e iniziare quello successivo
«Siamo venuti qui con grandi ambizioni, con una grande squadra pensando non solo alle tappe, ma anche alla classifica generale. Cercheremo altre vittorie con corridori che possono fare risultato come Benfatto che è molto forte in volata. Nelle prossime frazioni studieremo se mettere qualcuno in fuga, abbiamo i ragazzi adatti per farlo. E quando la strada salirà abbiamo Masnada, sul quale puntiamo davvero tanto e siamo sicuri di fare bene».
Che peraltro ieri ha sfiorato la vittoria per un soffio
«Ieri mi è dispiaciuto un sacco. Ci credevamo tutti che la fuga potesse arrivare, gli è andata male. Ma l’aveva già sfiorata al Giro d’Italia, l’ha sfiorata ieri e non tarderà ad arrivare, perché è un corridore di talento, che interpreta il ciclismo nel modo giusto».
Hai una dedica speciale per questa vittoria?
«La dedico a tutta la mia squadra che mi ha dato fiducia questa stagione così come l’anno prossimo. Alla famiglia e alla mia fidanzata Dalia Muccioli, che anche lei ha finito di correre questa settimana al Guangxi femminile. Fra poco andremo in vacanza sull’isola di Phu Quoc in Vietnam, che è qui vicino».
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